I N T E R V I S T A


Articolo di Iolanda Raffaele

Dopo il successo per il riadattamento delle musiche del film Mia Martini, Andrea Toso e Mattia Donna tornano carichi per un nuovo lavoro e noi li immortaliamo sulle pagine di Off Topic in quest’intervista.

Ciao ragazzi di nuovo insieme speriamo di portarvi bene. Giovani, ma già pieni di grinta, cosa vi ha spinto ad avvicinarvi al mondo della musica in una veste così particolare?
È sempre stata l’unica vocazione, poesia, musica, canzoni non c’è differenza. Per quanto mi riguarda è come la chiamata di un Daimon ed è impossibile non ascoltare quella voce. Purtroppo viviamo in un’epoca distratta dove il disinteresse e la superficialità regnano indisturbate. Occorre forza per andare avanti, non sentirsi soli e restare fedeli alla propria natura di artisti. Perché, si sa, faranno di tutto per cercare di cambiarti.

Dal 2011 ad oggi un’escalation di ottimi risultati, quanto studio c’è dietro e che consigli avete cercato di cogliere?
Consigli, pochi. C’è stato invece uno studio intenso, costante, che continua ogni giorno con passione e sempre più in profondità. Passo dopo passo senza fare troppo rumore cerchiamo di migliorare avvicinandoci al risultato che immaginiamo.

In che modo avete espresso e siete riusciti a coordinare le vostre personalità?
Non saprei. Forse siamo due parti della stessa persona. Abbiamo sempre lavorato e vissuto insieme. Il nostro processo creativo avviene in maniera semplice e naturale. Ognuno sa quello che deve o non deve fare. Ci  incontriamo tutti i giorni in studio dalle dieci del mattino alle nove di sera.

Qual è stata l’occasione che vi avvicinato alla prima stagione della fiction di Rai1 “La strada di casa”?
Avevamo già fatto diverse serie tv per la Casanova Multimedia. Forse hanno pensato a noi come compositori adatti anche per questa serie.

La vostra bravura ha determinato la conferma anche per “La strada di casa 2”, come avete reagito quando vi hanno coinvolto nuovamente?
Eravamo estremamente felici, avevamo di nuovo la possibilità di sperimentare e di approfondire lo stile della prima stagione.

Che tipo di impostazione avete dato al vostro lavoro in questa seconda esperienza?
Diverso dal solito. Abbiamo ridotto l’organico dei musicisti suonando di più noi due direttamente durante la composizione. Abbiamo lavorato cercando di sperimentare usando una strumentazione particolare, c’è stato un uso importante di effetti e macchinari degli anni ‘60 e ‘70 uniti all’elettronica e agli strumenti acustici.

Qual è la vostra “strada verso casa”?
Bella domanda. Forse la strada è più interessante della casa.

Molte volte si ricordano i film o le serie televisive proprio per le loro colonne sonore e basi musicali, questo per voi costituisce un limite per i compositori o uno stimolo ad una maggiore creatività?
Di certo non è un limite. Vuol dire che quei compositori hanno fatto un ottimo lavoro.

 

Che suggerimento dareste ai coetanei che si avventurano seguendo il vostro percorso?
Di non farlo e di dedicarsi alla fisica, all’astronomia, alla scienza in generale. Suggerirei di  lavorare per quello che conta veramente per questa nostra epoca.

Ci sono altri progetti nel cassetto che potete svelare?
Adesso siamo al lavoro su un film di cui non posso ancora parlare, poi da gennaio, se tutto va bene, inizieremo a la composizione per altre tre serie tv.

Vi auguriamo buon lavoro e speriamo di ritrovarvi presto
Grazie a voi e se passate dalle parti del nostro studio siete sempre i benvenuti.