R E C E N S I O N E
Recensione di Antonio Spanò Greco
Secondo capitolo dell’avventura solista del talentuoso pianista ligure Henry Carpaneto che segue dopo sei anni Voodoo Boogie (qui la nostra recensione). Pianissimo è un titolo emblematico e dal possibile duplice significato a seconda che lo si consideri un aggettivo superlativo assoluto dove le tastiere di Henry mostrano tutta la loro forza oppure un andamento musicale dove i tocchi di Henry sui tasti bianchi e neri sono lievi e delicati. In entrambi i casi siamo di fronte a musica eccellente “La matrice è il blues”, afferma Henry, “filo conduttore alla varietà di suoni che contaminano il disco che ha una grande anima black: lo swing, il rhythm ‘n’ blues, il funk e il jazz”.
Henry ha iniziato a suonare il piano a 5 anni: Ray Charles, Otis Span e Sunnyland Slim sono la bibbia, Fats Domino e Dr. John altri esempi da emulare; in Italia ha collaborato con Guitar Ray, Fabio Treves e Paolo Bonfanti mentre in campo internazionale Otis Grand, Bryan Lee e Tee Dee Young hanno visto la crescita costante delle qualità sonore del nostro Henry.
“Quando ho sentito per la prima volta Henry al piano non pensavo fosse un musicista italiano, avevo la sensazione che si trattasse di un musicista black” frase rilasciata da Tony TC Coleman, batterista per trent’anni del grande B.B. King che in Pianissimo firma con Henry nove dei dodici brani di cui è composto l’album. Gli altri tre brani sono cover a partire dall’iniziale Baby’s Got It di Ike Turner spumeggiante e irrefrenabile, all’intrigante, suadente e jazzata Moanin’ di Art Blakey e la multiforme Cold Duck Time di Eddie Harris.
Pianssimo è stato prodotto tra USA e Italia, tra Nashville e Leivi (GE), da Carpaneto e Coleman realizzato negli studi OrangeHomeRecords di Raffaele Abbate. Ospiti illustri sono il compianto Lucky Peterson che suona in Strong Woman, il brano più marcatamente blues con la voce di Tony TC Coleman, e Waldo Weathers della James Brown Band al sassofono tenore e baritono nel brano Cold Duck Time. Fanno parte di questo progetto anche Pietro Martinelli al basso, Paolo Maffi al sassofono, Stefano Bergamaschi alla tromba e Andy Pitt alla chitarra; in alcuni brani la sessione fiati è stata registrata a Nashville e vede la partecipazione di Varney Green al trombone, Rod Allen al sax tenore, Freddie Holt alla tromba e Josh Harner alla tromba solista.
I brani scorrono via veloci tra swing, soul e jazz intervallando splendidi fraseggi tra il piano e i fiati: atmosfere da grandi orchestre, riflessi neworleansiani, sentori jazz, retrogusti funk e aromi soul, il tutto ben amalgamato e pronto a deliziare la vostra mente e il vostro spirito.
Tracklist:
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Baby’s Got It
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Tumbling
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Empty
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Rolling Circle
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Nola
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My Kinda Slow
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Moanin’
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Pianissimo
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Cold Duck Time
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I’ll Be There
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Strong Woman
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Funk Thing
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