R E C E N S I O N E


Recensione di Francesca Marchesini

There’s more to life
Than just black and white
So many shades in between

(My Morning Jacket, In Color, 2021)

Lo scorso 22 ottobre, la band statunitense composta da Jim James (voce, chitarra), Tom Blankenship (basso), Patrick Hallahn (batteria), Bo Koster (tastiere) e Carl Broemel (chitarra) ha pubblicato il suo nono progetto in studio dopo circa sei anni di pausa creativa e allontanamento fra i membri del gruppo. My Morning Jacket, nuovo album omonimo, libera lo spirito psichedelico dei cinque musicisti che, dopo una serie di live show nell’estate del 2019 e il lockdown, si sono ritrovati a scrivere e comporre, in una sorta di flusso di coscienza sulle domande esistenziali, undici nuovi brani southern rock.

My Morning Jacket

Questo nuovo LP si apre su Regularly Scheduled Programming, un commento all’uso dei social come protezione da una realtà vera e dolorosa; questa tendenza pessimista viene completamente stravolta nel brano seguente, Love Love Love, quasi si trattasse di un mantra verso l’euforia. In The Devil’s In The Details, così come nella traccia Complex, viene affrontato uno dei principali topic di My Morning Jacket, ovvero il non riuscire a comprendere mai veramente il mondo che ci circonda e le relazioni che si sviluppano. Il disco si chiude poi su I Never Could Get Enough, canzone che fa perdere nel dolceamaro racconto dell’infatuazione amorosa.

Il ritorno dei My Morning Jacket con un album self-titled arriva a ventitré anni di distanza dalla nascita della formazione (creata inizialmente con velleità emo-punk), ed esce in un momento in cui i musicisti hanno sentito il bisogno di ristabilire – proprio attraverso un lavoro omonimo – cosa significhi per loro l’esplorazione creativa ed emotiva per far sì che chi l’ascolta si perda in un viaggio dalle sfumature allucinogene… certo, l’ascolto di My Morning Jacket non provoca gli stessi effetti stupefacenti di un qualunque brano prodotto dai King Gizzard & The Lizard Wizard, e proprio perché si tratta un lavoro omonimo, il sound della band non ha subito grossi mutamenti dal precedente The Waterfall II. Detto questo, l’ascolto del nono LP del gruppo originario di Louisville, Kentucky, risulta comunque più che positivo.

Tracklist:
01. Regularly Scheduled Programming
02. Love Love Love
03. In Color
04. Least Expected
05. Never In The Real World
06. The Devil’s In The Details
07. Lucky To Be Alive
08. Complex
09. Out Of Range, Pt. 2
10. Penny For Your Thoughts
11. I Never Could Get Enough