R E C E N S I O N E


Recensione di Giovanni Tamburino

Il 14 gennaio 2022 tornano i Cara Calma con Gossip!, il loro terzo album in uscita con Piuma Dischi, con cui si confermano ancora una volta come unicum nel panorama musicale italiano. I quattro ragazzi del bresciano restano araldi di quella genuina e lacerante emo attitude che non appartiene più solo allo strano periodo dell’adolescenza di cui ogni millennial porta i segni come medaglie al valore.
Tra abbandono, delusioni e denti stretti, Gossip! è il disco della presa di consapevolezza, della presa di coscienza del proprio lavoro come band e del mondo che li circonda.

Il sound maturo che non perde mordente, dove voce e strumenti non danno minimamente idea di avere smussato gli angoli. Anzi, questi sono sapientemente accostati e allontanati in modo che tutto possa risaltare. Crudi e onesti come uno squarcio nella carne, i pezzi del disco sono intimi, personali, ma allo stesso tempo esplosivi. Un equilibrio invisibile e terribile come quello di un movimento tettonico. Immagini e stati d’animo che si alternano per raccontare e dipingere il mondo dietro i grigi, dietro sconfitte e mancanze. Il dolore non rimane un’astratta e poetica condizione in cui gli animi sensibili si crogiolano perché non compresi, ma un rito di passaggio: la moneta da pagare per passare oltre una condizione di miseria e uscire dall’altra parte. Martirio e santificazione, senza mai rassegnarsi ad essere un puntino sullo sfondo.

Un’ipotesi che ha iniziato ad affacciarsi nel maggio del 2020 con il singolo Giovani Ancora, quella di una sofferenza attraverso cui poter riconoscere i propri simili. La possibilità di una nuova appartenenza senza condizioni, se non quella dell’accettazione del limite. Un turning point delle proprie debolezze che diventano punto di forza comune in brani come Figli senza nome: “Ci apriremo e sarà Come la prima volta Come se spostassimo l’oceano Sulla terra”.

Non esiste consolazione nella lirica della band. Non intesa come placebo, se non altro. Pezzi come Altalene, VMDV non negano nulla, abbracciano i demoni di sempre con tenera rabbia e attraversano un panorama disastrato senza perdersene alcun dettaglio. Eppure, in mezzo all’inferno, manca la resa. Dedica è la canzone perfetta per chiudere un disco così ricco di sentimento senza cadere nella posa. Una strada indicata e un ringraziamento da parte dei Cara Calma al “loro” popolo di trionfanti sconfitti che ha tenuto duro e li sostiene lungo la via lunga, quella in cui chilometri, schegge e lividi portano un passo più avanti verso il futuro e verso se stessi.

Tracklist:
01. Balla sui tetti 
02. Una festa 
03. Consumarci 
04. Figli senza nome
05. Altalene 
06. Per un attimo
07. VMDV 
08. Un calcio dopo l’altro
09. Go Home Girl
10. Kernel 
11. Dedica