R E C E N S I O N E
Recensione di Claudia Losini
L’indie è passato di moda, l’indie non passerà mai di moda.
Quel termine così tanto amato a inizio millennio e odiato ora che non è più considerato cool essere “indie”, calza a pennello per i CVC, Church Village Collective, band gallese che ha debuttato col suo primo album Get Real.
La band, composta da Francesco Orsi, David Bassey, Elliot Bradfield, Ben Thorne, Tom Fry e Daniel ‘Nanial’ Jones è stata nominata come Best Breakthough Act ai Cardiff Music Awards, la BBC Three li ha inseriti in un documentario e sono apparsi in un album tributo dedicato a uno dei nomi di punta dell’indie rock (per l’appunto), i Super Furry Animals.

Get Real, oltre a essere un disco prodotto impeccabilmente, ha un retrogusto anni 70, un mix perfetto di psichedelia, rock, un po’ di soul, ottima scrittura e leggerezza.
Womn of mine potrebbe essere un brano degli ultimi Arctic Monkeys, Music Stuff ha il sapore di un pezzo vintage da cantare in sing along, mentre Sophie sorride alla psichedelia e la contemporaneizza.
Ma la cosa più apprezzabile è l’evidente gusto per il suonare insieme, il divertimento e la voglia di fare musica che faccia stare bene: una cosa che ultimamente abbiamo sottovalutato è quanto sia importante che la musica, oltre a esprimere il dolore, a parlare di lockdown e di tempi moderni, debba anche farci sentire meglio, farci divertire e cantare in allegrezza.
Ho provato questa sensazione di leggerezza ascoltando Eli Smart al Todays, e ora la provo ascoltando il debutto dei CVC. Un debutto che vedo molto bene sul palco del sopracitato festival torinese, ma anche sui palchi dei festival internazionali.
C’era ai tempi chi diceva che le chitarre erano morte in favore delle produzioni elettroniche e trap: gli ultimi anni hanno confermato una tendenza opposta, con un forte ritorno di sonorità che continuiamo a definire indie rock, con tutta l’accezione positiva che ha questo termine.
Questi ragazzi suonano indie e lo fanno a livelli altissimi fin dal loro esordio: non ci si può aspettare altro che un successo assicurato.
Tracklist:
01. Hail Mary (4:03)
02. Winston (3:23)
03. Knock Knock (3:17)
04. Sophie (3:54)
05. Anogo (4:22)
06. Good Morning Vietnam (3:34)
07. Woman Of Mine (2:31)
08. Music Stuff (3:43)
09. Mademoiselle (3:48)
10. Docking The Pay (3:31)
11. American Ultra (3:58)
12. Good Morning Vietnam (3:32)
Photo © Dan Hall
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