R E C E N S I O N E
Recensione di Aldo Del Noce
Alle sue prime sortite discografiche, tutte recenti peraltro, si sarà ampiamente rilevato lo stato di maturità anagrafica cui perveniva a produzione propria il pluri-strumentista, e segnatamente multi-chitarrista norvegese Geir Sundstøl, quasi in coda ad una carriera di richiestissimo e quasi ubiquitario sideman.
L’operoso e curioso artigiano rilascia quindi un nuovo volume presso Hubro (a seguire Furulund, Langen ro, Brødløs e St.Hanshaugen Steel, usciti in meno di un decennio), in cui si era palesato un gusto alquanto personale ed una musicalità sui generis, con netta predilezione per le risonanze di stagno di alcuni cordofoni, temperate gittate rockeggianti e palesi fascinazioni verso la psichedelia pop.
