C I N E M A
Articolo di Silvia Folatti
Il bacio di Cristiano a suo padre suggella l’ultimo grande concerto insieme sul palco del Teatro Brancaccio di Roma e dice tutto dell’amore tormentato e struggente che provava per lui: un padre scomodo, adorato da alcuni e inviso ai tanti che consideravano le sue canzoni sconvenienti, sfacciate, irriverenti.
Ma torniamo all’inizio di questo film che si snoda durante tutto l’arco della vita di Cristiano e ha come colonna sonora il concerto che lui ha dedicato all’album Storia di un impiegato di Faber uscito negli anni ’70 e che fotografa un’epoca turbolenta e irripetibile, foriera di cambiamenti impensabili e di un’energia potentissima e (in)esauribile. Mette i brividi oggi pensare ai motivi profondi e alle ingiustizie che muovevano cuori e gambe allora, pensando agli eventi recenti e all’interpretazione odierna di “bene collettivo” e di “dittatura”.