R E C E N S I O N E
Recensione di Mario Grella
Blues pour Boris, l’ultimo lavoro di Mario Mariotti, è un magnifico “pastiche” concettuale, prima che musicale, e a spiegarcelo è lo stesso Mariotti, nelle note di copertina che accompagnano l’uscita del disco. Dedicato a La schiuma dei giorni, romanzo-choc di Boris Vian, il lavoro musicale trae ispirazione da un fitto intreccio di rimandi: imbattutosi casualmente in un ritaglio di giornale, Mariotti legge che la madre di Boris, Yvonne Vian, grande melomane, decide di chiamare il figlio Boris, avendo ascoltando il Boris Godunov di Modest Mussorsgky. E fino a qui la cosa è abbastanza lineare. Ma Mario Mariotti lascia libera di vagare la sua mente, che decide di prendere spunto per questo lavoro dal sistema compositivo di Olivier Messian e in particolare dal suo metodo detto “modi a trasposizione limitata”. Oltre a questo, vi è nel disco un preciso riferimento alla melodia Mood Indigo di Duke Ellington, molto amato da Vian. Ma non basta perché, oltre al materiale musicale, Mariotti correda il disco con ampie citazioni dal romanzo di Boris Vian. Diciamo che questa è sinteticamente la mappa concettuale del disco e scusate se è poco. Aggiungiamo che il disco è stato pubblicato in occasione del quarantesimo anno di attività della piccola, ma preziosa casa editrice milanese Marcos Y Marcos e ricordato tutto ciò, possiamo passare all’ascolto.
