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L’Avvocato dei Santi – Perso per Perso [anteprima video]

I N T E R V I S T A


Articolo di Nadia Cornetti

È da poco uscito su tutte le piattaforme Torpedine, il primo EP del cantautore (ma anche produttore e musicista) L’Avvocato dei Santi, al secolo Mattia Mari. Abbiamo avuto la possibilità di guardare (e di farvi guardare) in anteprima il nuovo video del brano Perso per Perso, estratto proprio da Torpedine e, per l’occasione, Mattia ha risposto per noi a qualche domanda sulla sua ultima uscita.

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Yuri Ancarani – Lascia stare i sogni @ PAC, Milano

A R T E – M O S T R E


Articolo e immagini di Mario Grella

In una intervista, per altro non molto recente, Yuri Ancarani, videomaker italiano, afferma che tutte le immagini filmiche (o quasi tutte) e tutte le immagini televisive (in questo caso proprio tutte), portano con sé una visione del mondo, accompagnano cioè lo spettatore, in una “narrazione”, come si dice oggi. Ancarani adotta un punto di vista molto diverso: la macchina da presa è spesso fissa e lascia parlare le immagini. La sua mostra al Pac di Milano aperta fino al prossimo 11 giugno, fa il punto su oltre vent’anni di lavoro dell’artista ravennate. Lascia stare i sogni, è il significativo titolo di questa interessante rassegna di video che toccano temi molto diversi tra loro, ma che sono legati da questo sguardo, algido ma attento, neutro ma rivelatore, degli stridenti contrasti del nostro vivere. “Il Capo” proiettato su uno schermo gigantesco, accoglie il visitatore con la sua solenne imponenza. Si tratta di un video del 2010 girato in una cava di marmo delle Alpi Apuane, dove un uomo con una mimica più simile a quella di un direttore d’orchestra che di un cavatore di pietre, dirige con sapiente maestria il movimento di escavatori che tagliano e spostano giganteschi e candidi blocchi di marmo.

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Giulia Cianca, Marco Colonna, Lorenzo D’Erasmo – Nuda Pelle (NES, 2023)

R E C E N S I O N E


Recensione di Mario Grella

Quando si intitola un brano Ballata del silenzio si va incontro ad un certo rischio, magari calcolato, ma pur sempre un rischio. E così succede per il primo brano del lavoro che vede Marco Colonna (clarinetto basso), Giulia Cianca (voce) e Lorenzo D’Erasmo (percussioni), cimentarsi sul tema del silenzio, ma anche della Nuda Pelle titolo dell’album, uscito per l’etichetta romana New Ethic Society, che inanella un’altra gemma nel suo già prezioso catalogo. Un percorso musicale dentro il corpo e nelle sue misteriose dinamiche psichiche, ma anche un viaggio grazie al corpo, quello che dà vita alla bellissima voce di Giulia Cianca e quello che diventa esso stesso strumento tra gli strumenti di Marco Colonna e Lorenzo D’Erasmo. Nuda Pelle dà il senso della essenzialità, ma anche della verità e della sincerità di una composizione musicale che ha espunto tutto ciò che sembra superfluo o comunque accessorio, per far posto alla emozioni prime. “Danzerò in questa ballata del silenzio” canta la voce di Giulia Cianca, il che apparentemente può sembrare un bel paradosso, ma di silenzi effettivamente si tratta.

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Mina – Ti amo come un pazzo (PDU, 2023)

R E C E N S I O N E


Recensione di Riccardo Provasi

Mina, indubbiamente colonna portante della musica italiana (l’immensa Sarah Vaughan una volta disse “Se non avessi la mia voce, vorrei avere quella della cantante italiana Mina”, quindi forse possiamo parlare di un prestigio globale) il 21 aprile è tornata a incantare, col suo timbro magico, milioni di ascoltatori. Non serve in alcun modo fare preamboli o introduzioni sulla sua figura e il suo lavoro, direi che la sua fama, i suoi successi e riconoscimenti possono parlare per lei.
Ti amo come un pazzo, ultimo sforzo della tigre di Cremona, sebbene non sia un capolavoro sotto il profilo delle composizioni, permette di ragionare approfonditamente sia sulla direzione intrapresa dalla musica italiana in generale, sia sull’importanza che mostri sacri sulla cresta dell’onda da sessant’anni hanno nei confronti di tutte le generazioni. Sotto il profilo puramente tecnico, l’album presenta dodici tracce (compresa la hit “Un briciolo di Allegria”, in collaborazione con Blanco) per un totale di cinquantun minuti e una mezza dozzina di generi musicali proposti.

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Sick Tamburo – Non credere a nessuno (La Tempesta Dischi, 2023)

R E C E N S I O N E


Recensione di Stefania D’Egidio

Non credere a nessuno è il sesto disco dei Sick Tamburo, uscito lo scorso 21 aprile per La Tempesta Dischi e distribuito da Believe. Per chi non li conoscesse la band nasce da un’idea di Elisabetta Imelio e Gian Maria Accusani, già accomunati da quello splendido progetto chiamato Prozac+ che con Acida del 1998 diede un bello scossone al panorama musicale nostrano. Ben riconoscibili dall’estetica, legata all’uso di passamontagna, camicia rossa e gilet nero, si affidano da subito a La Tempesta Dischi, collettivo di artisti indipendenti capitanato dai Tre Allegri Ragazzi Morti, anche loro di Pordenone.

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Interiorama – Millones (feat. Chimango) [anteprima video]

I N T E R V I S T A


Articolo di Nadia Cornetti

Esce in anteprima il 26 aprile il nuovo video del singolo Millones degli Interiorama, progetto internazionalissimo composto da musicisti con esperienza pluriennale: ognuno di loro ha suonato con i rispettivi progetti su palchi di rilievo e hanno condiviso la scena con artisti importanti, del calibro – per esempio – di Tonino Carotone. Troviamo, inoltre, il loro nome tra gli artisti dell’Istituto Nazionale di Cumbia, guidato da Davide Toffolo.
Dopo aver incontrato nel loro cammino (di vita, oltre che musicale) ritmi e linguaggi diversi, quello che risulta oggi dal loro progetto è una fusion molto ben amalgamata di sound leggeri, allegri e sperimentali al contempo, che, come ci racconta Gianluca, è  un ottimo veicolo di supporto alla divulgazione di un pensiero attuale e – a volte – tutt’altro che leggero.

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Metallica – 72 Seasons (Blackened Recording, 2023)

R E C E N S I O N E


Recensione di Stefania D’Egidio

L’uscita dell’undicesimo album dei Metallica è stata preceduta da un’attesa spasmodica, visto che se ne parlava ormai dal 2019 e che avrebbe segnato il ritorno della band metal più importante al mondo (insieme agli Iron Maiden naturalmente) ed è normale che sia così, nonostante le tante critiche, ricevute dagli anni ’90 in poi; certo non dev’essere facile replicare il successo commerciale di capolavori entrati nella storia della musica, specie quando tutti si aspettano che ne sforni uno all’anno né si può essere sempre al top senza cadere nella trappola dell’autoplagio, vale per tutti i gruppi, ma cos’altro si può chiedere a quattro musicisti che, alla soglia dei sessant’anni, continuano a mettersi in gioco, nonostante le vicissitudini della vita privata, ben note ai fans, e che passano da un palco all’altro senza sosta? Le seghe mentali le lasciamo a chi critica a priori gli artisti: i Metallica sono una delle poche certezze che ci sono rimaste in un’epoca di grande confusione e di fumo negli occhi, band come loro dovrebbero essere nominate patrimonio dell’Unesco, le chiacchiere stanno a zero. Ma veniamo al disco: il secondo pubblicato con la loro etichetta discografica, ancora una volta con Greg Fidelman (lo stesso di Slipknot e Black Sabbath) nel ruolo di deus ex machina, come in Hardwired…to Self-Destruct del 2016, poi sette anni passati in tour, che hanno permesso loro di festeggiare i quarantadue anni di carriera e di farsi conoscere dalle nuove generazioni, grazie anche alla spinta data dalla partecipazione alla O.S.T. di Stranger Things con la sempreverde Master of Puppets del 1986.

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Daughter – Stereo Mind Game (4AD, 2023)

R E C E N S I O N E


Articolo di Sabrina Tolve

Esce oggi, venerdì 7 aprile, Stereo Mind Game, terzo disco dei Daughter (quarto, se si conta anche Music from Before the Storm, colonna sonora  di Life Is Strange: Before the Storm videogioco del 2017) e  primo in studio della band da sette anni a questa parte.
Molto è successo in questo periodo: la nomination al premio Ivor Novello nel maggio 2018, e soprattutto la volontà di fare cose diverse, che ha di fatto allontanato la band in una sorta di diaspora. Igor Haefeli si è trasferito a Bristol, mentre Remi Aguilella si è trasferito a Portland (Oregon). Tutti hanno lavorato a progetti indipendenti, compresa Elena Tonra che ha pubblicato Ex:Re nel novembre 2018. L’album è stato rivisitato e reinterpretato con l’aiuto della violoncellista Josephine Stephenson e del 12 Ensemble, e poi uscito nuovamente il 19 febbrario del 2021 come Ex:Re with 12 Ensemble appunto.

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Alberto Cantone – L’invettiva dalle città perdute (Lizard Records/ La Luna e i Falò/ Il Cantautore Necessario, 2023)

R E C E N S I O N E


Recensione di Sabrina Tolve

Sono città perdute e dimenticate, città il cui nome è stato urlato e pianto, città invise agli dei e alla natura. Dalla Tebe di Tiresia alla Babilonia della modernità, dalla Troia d’Omero alla Pompei delle macerie, da Alessandria d’Egitto dell’incendio alla Treviso contemporanea, L’invettiva delle città perdute è un viaggio di luoghi che si fanno memoria, di città mitologiche che si fanno storia e poi nucleo personale, senza perdere quel senso di universalità che è parte della stessa esistenza. Il mito si sposa col dramma di tutti i giorni, quello del tempo che corre e ci separa nei ricordi, che ci fa civiltà sconosciuta alle civiltà future. È tutto questo l’ultimo album di Alberto Cantone, uscito l’11 febbraio 2023 e dal 18 febbraio anche in distribuzione digitale.

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