Articolo di Sabrina Tolve

«Il progresso c’è, e io ci credo. Che cristiano sarei se non ci credessi? Solo che d’una cosa sono sicuro: che il progresso non ci viene da fuori. Da dentro ha da venire. […] Non esistono buone leggi per un popolo corrotto e sono gli uomini che fanno le leggi, non le leggi gli uomini. Tu il progresso vuoi? Sissignore: anche io. Sii onesto, se l’onestà ti mancava, e questo è certamente un bel progredire. E se già eri un galantuomo, cerca di diventare migliore. Ma a quel progresso che ti porge la politica, tu non ci credere, ch’è roba sporca.»[1] 

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