R E C E N S I O N E
Recensione di Arianna Mancini
Il percorso d’esplorazione dei suoni dal prezioso sottosuolo italiano continua, ci troviamo anche questa volta con un artista lontano dalle luci della ribalta del “grande pubblico”, una realtà sincera e intima, che ha in sé la nostalgia del passato ed il verace calore dei pensieri autentici. Siamo in compagnia di Milo Scaglioni e del suo secondo lavoro solista, Invincible Summer, uscito il 5 maggio per Another Music Records, proprio nel giorno del suo compleanno e in un lasso temporale in cui si trova in tour, al basso, con i Baustelle, per la presentazione del loro nuovo lavoro, Elvis.
L’album esce a distanza di sette anni da Simple Present, uno splendido esordio controtempo e controcorrente in cui la dimensione folk psichedelica unita a un cantautorato intimo riprende corpo riportando una certa gioia nei cuori dei nostalgici delle sonorità di fine anni ’60.
Originario della bassa Lombardia si approccia al basso elettrico da autodidatta, e d’illustri autodidatti nel campo della musica se ne possono annoverare molti. Trova la sua dimensione per esprimersi con il proprio strumento con il trasferimento in Gran Bretagna dove rimarrà per dieci anni, suonando con realtà musicali dell’area di Manchester: con il suo gruppo The Beep Seals, formazione indie-folk psichedelica e accompagnando Jim Noir, parte del filone electro-pop psichedelico. Tornato in Italia, prima di focalizzarsi sul suo progetto solista, accompagna in tour Roberto Dellera, Jennifer Gentle, Thee Elephant e Sonic Jesus.
