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John Taylor

Lenny Kravitz – Blue Electric Light (Roxie Records/ BMG, 2024)

R E C E N S I O N E


Recensione di Stefania D’Egidio

Che sia bello è sotto gli occhi di tutti, gli è bastato mostrare il lato B per scatenare un inferno di likes su Instagram, che sia bravo è altrettanto palese da anni, nonostante le critiche mossegli dai puristi del rock, che gli rimproverano le origini alto borghesi, inconciliabili, secondo loro, con lo stato di rockstar alla Jimi Hendrix; ma poi chi ha mai detto che Lenny voglia o debba essere paragonato a uno come Hendrix? È vero che il suo essere afroamericano (tra l’altro per metà) renda facile il confronto con leggende del passato quali Hendrix, Prince, Marvin Gaye, ma Kravitz è Kravitz e se gli sono state attaccate delle etichette per chiare esigenze di marketing non è certo colpa sua. Ben diverso nello stile di vita dai nomi sopracitati, a 60 anni appena compiuti, possiede un fisico da fare invidia a qualsiasi ventenne, frutto di tanta attività fisica all’aria aperta e di un’alimentazione rigorosamente sana, sembra incarnare il prototipo di star del nuovo millennio, avvezzo alla tecnologia, ai social e altre diavolerie moderne, ma ben ancorato ai valori del passato (non è un caso che la casa discografica porti il nome di sua madre); polistrumentista capace di realizzare interi album da solo, siamo abituati a vederlo imbracciare la sua Gibson Flying V, ma in realtà suona batteria, basso, pianoforte e synth: forse proprio per questo rappresenta un trait d’union tra i vari generi musicali che hanno contraddistinto i grandi artisti afroamericani (dal rock al funk, dalla disco al soul).

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Duran Duran – Danse Macabre (BMG/Tape Modern, 2023)

R E C E N S I O N E


Recensione di Stefania D’Egidio

Non sono una che ama particolarmente le cover, ho sempre pensato che quando una band inizia a fare cover sia giunta alla frutta, ma per affetto e gratitudine verso il mio gruppo preferito ho deciso di acquistare Danse Macabre, sedicesimo album in studio per Le Bon e soci, ad un anno dall’ingresso nella Rock’n’Roll Hall Fame. Uscito il 27 ottobre, proprio nel giorno del compleanno del frontman, per BMG, nasce come un album pensato per Halloween: una strategia di mercato azzeccatissima, visto che da mesi i Duran Duran stanno girando in lungo e largo gli States con delle date che raggiungono puntualmente il sold out. Copertina rigorosamente nera con delle autentiche foto vintage di sedute spiritiche acquistate all’asta da Nick Rhodes, 13 tracce in totale di cui due del tutto nuove (la titletrack e Black Moonlight), un mashup della loro Lonely in Your Nightmare con Super Freak di Rick James, che diventa Super Lonely Freaks, e dieci tra rivisitazioni di vecchi brani e cover di altri gruppi.

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