R E C E N S I O N E
Recensione di Stefania D’Egidio
La band più irriverente del britrock torna il 19 novembre con l’album Motorheart per Cooking Vinyl/Egea Music/The Orchard, a distanza di due anni dal precedente Easter Is Cancelled, entrato nella top 10 inglese con un buon riscontro di critica. Anticipato dalla titletrack e dai singoli Nobody Can See Me Cry e Jussy’s Girl, il disco è stato registrato, prodotto e mixato da Dan Hawkins nei Gateway Mastering Studios di Portland; copertina stravagante, con un rimando ai cartoons anni ’70, per la presenza di una sexy robot circondata da simboli fallici, il settimo lavoro in studio è stato annunciato dalla band come “l’album che spacca più forte di qualsiasi cosa fatta finora”, nove tracce (dodici nella versione deluxe) “per essere trasportati immediatamente da questa valle di lacrime lamentose ai campi elisi del rock dove tutte le mani sono alzate”. E Motorheart non tradisce le aspettative dei fans, forse il migliore prodotto negli ultimi anni.
