I N T E R V I S T A
Articolo di Iolanda Raffaele
In occasione dell’uscita di “Lo spirito che suona” Off Topic ripercorre la carriera dei Cor Veleno grazie al rapper Giorgio Cinini, Grandi Numeri.
Da 21 Tyson ad oggi, come sono cambiati i Cor Veleno e chi sono diventati?
Domanda difficilissima! Sarebbe più indicato chiederlo al pubblico che ci segue da tanto tempo. Indubbiamente abbiamo raggiunto moltissimi traguardi professionali ed umani, che ci hanno riempito di fiducia. Molto tempo prima che il rap trovasse braccia aperte nel panorama musicale, abbiamo fatto da precursori, è vero. E, nostro malgrado, abbiamo fatto anche da punti di riferimento. Ricordo spesso una frase scritta da Primo su “Sempre grezzo”, che sostanzialmente racconta “Il clima” di quando abbiamo iniziato. “Ricordo nei novanta quando Roma boicottava i Cor Veleno”. Storia vera… era difficile per molti di noi fare rap in un’era in cui qualsiasi cosa minimamente ricollegabile al rap americano fatta in Italia era solo uno scimmiottamento dell’originale. Un paese che riteneva più che sufficiente il rap disimpegnato di Jovanotti. Spazio per fare? Tantissimo. Gente disposta a credere in te? Zero. Ma è quello che da sempre ha fatto da molla in noi per riuscire ad emergere e non accontentarci della merda melodica del secolo scorso.
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