R E C E N S I O N E
Recensione di Mario Grella
È il silenzio la condizione necessaria, ma non sufficiente perché la musica prenda vita. Mi hanno sempre affascinato i musicisti che sanno “far suonare il silenzio”, ovvero le cui pause silenziose o cui intervalli temporali, riempiti di silenzio, sono parte integrante del brano, della sinfonia, della sonata. È un esercizio estremamente difficoltoso, i cui risultati sono percepiti solo dalle orecchie e dalle menti degli spettatori più attenti. Come è noto, anche John Cage teorizzò molto sul silenzio, tanto da considerarlo il brodo di coltura del suono liberato dalla sua storia, dallo stile, persino dal gusto. Insomma il silenzio è molto fecondo per la musica, direi che musica e silenzio sono lo Yin e lo Yang dell’universo della sensibilità sonora.
