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NovaraJazz Weekender – Fall Edition @ Spazio Nòva, Novara – 12 e 13.11.22

A P P U N T I  D A  N O V A R A J A Z Z


Articolo di Mario Grella

Nj Weekender Fall Edition è la “due giorni” autunnale di NovaraJazz che si è tenuta sabato e domenica scorsi presso lo Spazio Nòva, ricavato all’interno della gigantesca ex Caserma Passalacqua nel cuore della città e abbandonata da anni al suo destino. Nòva, una volta si sarebbe chiamato “centro sociale” e del centro sociale ha tutte o quasi le caratteristiche: laboratori, biblioteca, spazi per incontri, dibattiti, proiezioni e concerti, piccolo punto ristoro. Manca forse solo la politica, almeno quella tradizionalmente intesa, poi c’è tutto (persino un posteggio a pagamento, questo magari non in stile col centro sociale anni Settanta-Ottanta). Ed è qui che Mr. Corrado Beldì, Mr. Riccardo Cigolotti ed anche Mr. Enrico Bettinello, stanno cercando di compiere il miracolo, ovvero quello di smuovere i giovani trascinandoli verso qualcosa che non sia solo lo spritz o i riti, un po’ ritriti della movida. E così eccoci qui, a quasi sessantacinque anni, in piedi (i concerti nei centri sociali et similia, si seguono rigorosamente in piedi e con una birra in mano, come mi ha rammentato più d’una persona dello staff), ad ascoltare un programma di gran qualità che comprende brevi concerti alternati a dj set di grande impatto per il pubblico più giovane che si alternano nelle due sale che permettono, grazie alla doppio allestimento, un veloce alternarsi dei musicisti e gruppi. Questo è il format di NJ Weekender Fall Edition (che lascia presumere anche una edizione primaverile o estiva…)

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Bo!led – Tra improvvisazione jazz e costruzione elettronica

I N T E R V I S T A


Articolo di Claudia Losini

Sono giovani ma molto prolifici, i componenti del quartetto milanese Bo!led, progetto nato nel 2019 e composto da Amedeo Nan alla chitarra, Matteo Castiglioni alle tastiere, Maurizio Gazzola al basso, tutti e tre già componenti del progetto jazz hip hop Studio Murena, e il batterista Andrea Gamba, conosciuto anche come Daykoda.
I Bo!led guardano all’estero, in particolare alla rigogliosa scena jazz contemporanea inglese che attualmente conta nomi come The Comet is Coming e Sons Of Kemet – usciti dalla nicchia del genere per spopolare a festival di musica elettronica- e all’America, al sound di Chicago in particolare.
Ma la band di cui si sente l’influenza maggiore sono i canadesi Badbadnotgood, che hanno portato la loro piccola rivoluzione musicale, quella di svecchiare il jazz per contaminarlo con l’elettronica, a un successo mondiale.
Different, Us è il primo lavoro registrato in studio, che già afferma il loro sound fresco, ben bilanciato tra ritmi jazz ed elettronici, dove gli strumenti creano un dialogo di volta in volta differente, come in Broken Days, dove la batteria incalza il ritmo della chitarra, ricca di sfumature. Blue Room è il brano più accattivante nella sua essenzialità, con un intermezzo che strizza l’occhio a sonorità più tribali e al world sound, così come la title track, Different, Us che con il suo susseguirsi di alti e bassi ci trasporta in una sera metropolitana.
I Bo!led stanno facendo in Italia quello che all’estero guardiamo con stupore: rivoluzionare un genere per farlo evolvere e renderlo più contemporaneo. In occasione di questa uscita, abbiamo contattato Matteo Castiglioni per fargli alcune domande…

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