Un album assolutamente da avere nel proprio bagaglio culturale, nel proprio bagaglio fisico, pronti per una destinazione ignota al genere umano. Stavolta inizierò a ritroso, come nel film Il curioso caso di Benjamin Button, perché è ciò che farete anche voi tutti, ascoltando questo indimenticabile capolavoro di Hozier.Il seguito dell’omonimo lavoro uscito nel 2014 si rivela un turbinio di emozioni pronte a sconvolgere l’animo dell’ascoltatore.
Il TOdays festival ha vinto la scommessa. Già punto di riferimento importante per i live estivi nel nostro paese, a questo giro ha voluto tentare il grande salto, presentando in tre giorni una line up stellare, composta da alcuni dei migliori nomi del panorama internazionale. Quasi nessun nome nuovo, si è preferito puntare su act consolidati, la maggior parte con almeno quindici anni di carriera alle spalle, tutti passati dal nostro paese, anche più di una volta in tempi recenti. Quindi niente esclusive ma un gruppo di artisti solido e di qualità altissima, che non ha nulla da invidiare ai più blasonati festival europei.
Quello che segue è il resoconto del secondo giorno (il primo lo trovate qui), con un breve schizzo per ciascuno degli artisti che ho visto suonare. Come sempre, non ho il dono della sintesi quindi sarà una roba lunga. Non siete però obbligati a leggere tutto: il nome di ogni act è in grassetto, quindi potete direttamente saltare a quello che vi interessa…
Risale solo a pochi giorni fa la notizia della laringite di Zach Condon, che ha portato la band Beirut a cancellare tutti gli show europei, inclusa la data torinese del Todays Festival il 23 di agosto.Ma Gianluca Gozzi, direttore di Todays, ci ha abituati alle sorprese: l’anno scorso, a sole 24 ore dall’annullamento dei My Bloody Valentine, aveva già pronto l’asso nella manica, annunciando i Mogwai.