R E C E N S I O N E


Recensione di Riccardo Talamazzi

Un album pieno d’amore, questo gioiello della cantante pakistana – nata però in Arabia Saudita – Arooj Aftab. Sembra raccontare un eros mancato, di quelli che non riescono ad accendersi nemmeno dopo lunghi e insistenti sguardi. E nonostante la Aftab celebri la Notte con tutta la sua valenza poetica come cosmica mediatrice d’incontri, nel suo canto profondamente riflessivo e languido si avverte come una costante sensazione di distacco, di un vuoto che possa riempirsi solo di attese. Ma del resto non è questo il pegno di tutti i poeti? Non è forse questa mancanza, la principale sorgente delle elegie più profonde? Night Reignquinta uscita discografica dopo il fortunato e pluripremiato Vulture Prince e il precedente album in trio Love in Exile per questa cantante asiatica residente da quasi vent’anni a New York – trabocca di sentimenti amorosi, abbarbicato com’è al canto vellutato della stessa autrice e ad una serie di risoluzioni musicali di notevole, lirica raffinatezza. C’è molto silenzio tra le frasi strumentali, un silenzio che paradossalmente è il rumore di fondo di questo album. C’è inoltre un palese senso di misteriosa attesa che si diffonde con levità tra le melodie sfuggenti dalla cadenza fortemente orientale. Ma non si tratta di musica propriamente etnica, per la verità. Sono visibili molte influenze occidentali, accenti provenienti dalla contemporaneità, dal jazz e non solo, compare perfino in modo occasionale un autotune stratificato sulla voce a farsi strada tra strumenti acustici ed elettronici con elegante nonchalance.

Continua a leggere “Arooj Aftab – Night Reign (Verve Records, 2024)”