Ricerca

Off Topic

Solo contenuti originali

Tag

The Prodigy

Crass – Normal Never Was-Revelations-The Remix Compilation (One Little Independent Records, 2022)

R E C E N S I O N E


Recensione di Stefania D’Egidio

In un mondo che gira al contrario, in cui tutti, ma proprio tutti, si sentono in diritto di dire la propria anche su cose di cui non sanno una beata cippa, a volte sento la necessità di un “sano isolamento domiciliare”, con la musica come unica arma di distrazione dalle miserie umane: ed è così che mi capita tra le mani una bizzarra cartella stampa di una raccolta di brani remixati di una band mai sentita, i Crass. Perchè bizzarra? perchè una compilation di quaranta brani, sì avete capito bene, quaranta brani, non l’avevo ancora vista. Comincio ad ascoltare distrattamente e resto subito folgorata, cerco spasmodicamente su wikipedia e scopro che si tratta di un collettivo punk anarchico, nato nel ’77 nell’Essex, famoso per aver coniato lo slogan “DIY” (Do it Yourself). Un gruppetto bello corposo, originariamente formato da nove membri (due chitarristi, tre cantanti, un bassista, un batterista, una disegnatrice grafica e un ingegnere delle luci), tutti viventi all’epoca in una comunità. Mea culpa non averli incrociati prima, anche se per ovvi motivi anagrafici, essendo stati pionieri del genere anarcopunk, e tra i primi a scrivere canzoni contro fascismo, razzismo, sessismo, guerre e sfruttamento, temi, ahimè, ancora attuali. Musica di protesta, ma anche fortemente propositiva, oltre i semplici proclami, fini a se stessi, di gruppi come i Sex Pistols; anarchia non per seguire la moda del momento, ma come vero e proprio modus vivendi.

Continua a leggere “Crass – Normal Never Was-Revelations-The Remix Compilation (One Little Independent Records, 2022)”

Caparezza – Exuvia (Polydor/Universal Records, 2021)

R E C E N S I O N E


Recensione di Stefania D’Egidio

Il genio di Molfetta è tornato: Michele Salvemini, in arte Caparezza, a quattro anni di distanza dal precedente lavoro, ha pubblicato lo scorso 7 maggio il suo ottavo album in studio, Exuvia; 14 brani e 5 skit, con un titolo che, agli occhi dei più, potrebbe sembrare estroso: l’exuvia è l’esoscheletro, ciò che resta di un insetto dopo la muta, quindi riflette alla perfezione il percorso di evoluzione che ogni artista dovrebbe compiere. Prodotto quasi interamente in Puglia, ad eccezione del mixaggio finale, fatto in California da Chris Lord-Alge.
Le parole sono sempre il fulcro di partenza per le canzoni di Caparezza, lui che dice di non sentirsi superiore a nessuno dei rappers in circolazione, ma che di fatto è sempre almeno una spanna avanti agli altri, vuoi per la qualità dei testi, che, a mio parere, andrebbero studiati a scuola insieme ai classici della letteratura, che per la freschezza dei suoni, di respiro internazionale. Un artista sincero, che non segue i dettami del marketing, che fa uscire gli album solo quando sente di aver qualcosa da dire, arrivando persino ad eclissarsi nel mezzo, per ritrovare le energie e raccogliere le idee; arrivato a 47 anni, comincia a riflettere sui passaggi della vita, tanto che Exuvia starebbe benissimo all’interno di un trittico, di dantesca ispirazione, che vede come primo capitolo Prisoner 709, ad indicare quella prigionia che ogni musicista subisce nel dover interpretare un ruolo, ed Exuvia come secondo capitolo, quale espressione di cambiamento, ricerca di se stessi.

Continua a leggere “Caparezza – Exuvia (Polydor/Universal Records, 2021)”

Border. – We don’t exist (Autoproduzione, 2020)

R E C E N S I O N E


Articolo di Stefania D’Egidio

Se avete voglia di ascoltare qualcosa di nuovo per il panorama musicale italiano, il 01 settembre è uscito l’EP della band emiliana Border., si scrive proprio così, con il punto finale ad indicare che non esistono confini, in geografia come nell’arte.
Il gruppo nasce dall’incontro tra Demi More ed Erika nel 2017 nel luogo culto della controcultura bolognese, via del Pratello; sono entrambi appassionati di musica elettronica, post punk, rock garage ed entrambi hanno avuto esperienze precedenti nel teatro, nella musica e nella performance art: Demi cerca una voce per esprimere i suoi deliri musicali ed ecco che il gioco è fatto.

Continua a leggere “Border. – We don’t exist (Autoproduzione, 2020)”

Sito web creato con WordPress.com.

Su ↑