Hoparlato di recente con Gianluca Gozzi, direttore artistico del TOdays festival di Torino, che ci ha raccontato parecchie cose di quella che è senza ombra di dubbio un’eccellenza italiana. C’ero stato per la prima volta l’anno scorso e sono voluto andare anche quest’anno a tastare di persona.
L’Italia non è esattamente un paese all’avanguardia, se parliamo di musica dal vivo. Eppure nei mesi estivi parecchie città sfoderano il loro look migliore e, approfittando delle bellezze artistiche che tutto il mondo ci invidia, mettono in campo eventi di grande interesse. Certo, ancora non abbiamo un festival della caratura del Primavera o dell’INMusic di Zagabria (che ormai sembra definitivamente decollato) ma bisogna anche dire che, per chi non ha problemi a spostarsi, le nostre estati stanno diventando sempre più ricche col passare degli anni. Abbiamo dunque cercato di capirne di più, di cosa voglia dire organizzare una rassegna di questo tipo, cercando di mettere insieme qualità della proposta e ritorno economico, con il fine di creare un’esperienza con un proprio marchio di fabbrica, che possa in qualche modo dettare un precedente. Gianluca Gozzi è direttore artistico del TOdays di Torino che negli anni si è affermato come un appuntamento di primo livello a livello soprattutto internazionale e che a questo giro ci porterà addirittura i My Bloody Valentine, a sei anni di distanza dall’ultima apparizione. Viola Costa è invece responsabile di una rassegna ormai storica come Tener-a-mente, all’interno del celebre parco del Vittoriale ma si lancerà ora anche in Iride, una nuova creatura nata in collaborazione col Teatro Fraschini di Pavia. Li abbiamo contattati per saperne di più su queste tre realtà e per cercare di capire quali sono le prospettive future per l’Italia musicale…