A P P U N T I D A N O V A R A J A Z Z
Articolo di Mario Grella, immagini sonore © Emanuele Meschini
Come si usa dire, pubblico delle grandi occasioni sabato sera a Nova per il concerto conclusivo della stagione invernale di NovaraJazz. Va detto però che le grandi occasioni sono state davvero numerose tra lo scorso autunno e questa primavera e il Barry’s Trio non è che l’ultima perla infilata nella scintillante collana e va ricordato, en passant, che NovaraJazz è l’unica tappa italiana del tour europeo di questo straordinario ensemble. E allora bando alle ciance, qui c’è solo da lasciarsi andare e buttarsi o lasciarsi trasportare, dal jazz più materico e travolgente. Quando sulla scena ci sono musicisti così, il piglio, le esecuzioni e l’atmosfera che si respira in sala, è sempre magnetica. Se si potesse fare un paragone con le arti visive, si potrebbe affermare che ai pezzi eseguiti si aggiunge quella che Walter Benjamin indicava come “aura”, ovvero quell’alone di mistica (o di magia), che emana l’opera e che, sempre secondo il grande filosofo tedesco, viene meno nell’epoca della sua riproducibilità tecnica.
