Ricerca

Off Topic

Solo contenuti originali

Tag

CINEMA

The Whale – di Darren Aronofsky (USA, 2022)

C I N E M A


Articolo di Barbara Guidotti

La stanza è in penombra, disordinata. Se avesse un odore sarebbe di aria viziata, satura di sentori di cibo e di sudore. Sul divano siede un uomo enorme, una montagna di carne dagli occhi azzurri, che lì trascorre la maggior parte della propria esistenza, immobilizzato dalla propria mole. Respira a fatica, e per calmarsi nei momenti di panico legge o si fa leggere una tesina su “Moby Dick”. La messa in scena è teatrale, come teatrale è la pièce di Samuel D. Hunter da cui la pellicola è tratta, che ci fa percorrere gli ultimi giorni di vita di Charlie – un professore d’inglese che insegna online -, la cui obesità rappresenta l’approdo di un’esistenza vissuta nell’irrimediabile segno della perdita. Una perdita così lacerante da necessitare una compensazione bulimica che faccia tacere il dolore, la mancanza, il vuoto incolmabile lasciato da un lutto mai elaborato, in nome del quale è stata sacrificata anche la famiglia, e con essa il rapporto con la figlia (Sadie Sink, che dopo la prova in “Stranger Things” si riconferma come una delle più promettenti giovani attrici del panorama cinematografico contemporaneo).

Continua a leggere “The Whale – di Darren Aronofsky (USA, 2022)”

Seeyousound e la celebrazione della musica

C I N E M A


Articolo di Claudia Losini

Mi fa sorridere che, mentre sto concludendo l’articolo per la nona edizione di Seeyousound, sia uscita la notizia del mancato accordo tra SIAE e Meta per la diffusione di musica sulle piattaforme della società americana, riaccendendo il dibattito sull’importanza della musica e delle piattaforme di fruizione e promozione. Questa vicenda rafforza ancor più l’esigenza di parlare di eventi e iniziative che celebrano la musica, in questo caso un festival che fa del cinema il mezzo per raccontare, far conoscere e indagare su questa arte.
L’edizione di Seeyousound di quest’anno ha raccolto il 50% di presenze in più rispetto al 2022. Che l’unione di musica e cinema sia vincente lo hanno dimostrato le sale sempre piene, l’attenzione del pubblico, l’emozione che trapelava durante le visioni e i live.
Il primo pienone è stato per il documentario su Cesaria Èvora, di Ana Sofia Fonseca. La storia della leggendaria cantante parte dall’infanzia nell’isola di Cabo Verde e arriva fino alle grandi esibizioni davanti a migliaia di fan in tutto il mondo, senza distogliere l’attenzione dalla sua infanzia travagliata, dai decenni di povertà, dalle sue lotte con l’alcol e dai lunghi attacchi di depressione.

Continua a leggere “Seeyousound e la celebrazione della musica”

Empire of Light – di Sam Mendes (USA, 2022)

C I N E M A


Articolo di Mario Grella

Dopo le prime tre-quattro sequenze di Empire of Light di Sam Mendes, ho temuto che si trattasse dell’ennesimo omaggio al cinema, simile a uno di quelli che in questi ultimi anni si sono succeduti come, per citare i due ultimi esempi, il toccante The Fabelmans di Steven Spielberg o l’indigesto Babylon di Damien Chazelle. Invece oltre ad un omaggio al cinema, Empire of Light fa parte anche di quel filone del cinema proletario e di lotta, che annovera nel proprio repertorio grandissimi film a cominciare da quelli di Ken Loach, insuperato maestro del genere (Neorealismo a parte, naturalmente), fino all’Emmanuel Carrère di Tra due mondi del 2021. La vicenda racconta di Hillary, (Olivia Colman), vicedirettrice dell’Empire of Light, vecchia multisala cinematografica affacciata sulla manica, a Margate, cittadina del Kent, che viene sistematicamente plagiata sessualmente dal direttore della sala, Mr. Ellis (Colin Firth) nonché del suo rapporto sentimentale con un giovane neo assunto come addetto alla biglietteria, Stephen (Michael Ward), uomo di colore, vittima della discriminazione razziale, ancora ben viva in UK negli anni Ottanta, tanto da essere pestato a sangue da un gruppo di aderenti al gruppo di estrema destra del National Front che durante una manifestazione dà l’assalto al cinema.

Continua a leggere “Empire of Light – di Sam Mendes (USA, 2022)”

L’ombra di Goya – di José Luis López-Linares (Francia, Spagna, Portogallo, 2022)

C I N E M A


Articolo di Riccardo Provasi

Primo marzo, la primavera alle porte (nonostante il freddo invernale sia tornato a irrigidire le nostre giornate) e le solite, comode, poltrone del cinema Arcobaleno ci assistono mentre le luci si spengono e viene proiettato L’Ombra di Goya, docu-film diretto da José Luis López-Linares e scritto da Jean-Claude Carrière e Cristina Otero Roth. Dodici esperti, un corale e multidisciplinare cast cercano di trovare una risposta ad apparentemente semplice quesito: com’è possibile che un artista come Francisco Goya abituato a realizzare ritratti dolci, luminosi, sensuali e curati, fosse lo stesso in grado di realizzare opere così oscure e grottesche come l’affresco Crono che divora i suoi figli? Quanto doveva essere spiccata e significativa la sua sensibilità per cogliere tutto questo male nel mondo?

Continua a leggere “L’ombra di Goya – di José Luis López-Linares (Francia, Spagna, Portogallo, 2022)”

Laggiù qualcuno mi ama – di Mario Martone (Italia, 2023)

C I N E M A


Articolo di Mario Grella

Non so se Mario Martone scegliendo il titolo del film-documentario dedicato a Massimo Troisi, abbia voluto schermirsi, ma quel che è certo è che Massimo Troisi è ancora, a tuttotondo, nel cuore di molti, forse di tutti. In realtà Troisi non appartiene a tutti, appartiene ai figli di un’epoca precisa della nostra storia e, se posso permettermi, appartiene ad un certo mondo politico e culturale. Solo a fatica e, forzatamente, possiamo dire che appartenga a tutti. Troisi non è patrimonio di tutti e in quest’epoca di facili ecumenismi, Martone lo ha voluto sottolineare nel taglio dato al suo magnifico film-documentario, nei prossimi giorni nelle sale. Massimo Troisi non appartiene, prima di tutto, alla cultura di destra, ammesso che esista o sia mai esistita una cultura di destra. Troisi è stato un militante della sinistra, lo è stato da uomo e lo è stato da regista, tanto da non accettare la censura preventiva che la Rai gli aveva imposto prima di un suo intervento al Festival di Sanremo, rinunciando alla partecipazione. Ma Troisi non è ascrivibile, forse proprio perché militante di sinistra, alla pletora di artisti, o pseudo tali, che la retorica italiana arruola nelle fila degli amanti della “napoletanità”, quella più stucchevole e ipocrita.

Continua a leggere “Laggiù qualcuno mi ama – di Mario Martone (Italia, 2023)”

Seeyousound – Al via la nona edizione (dal 24 febbraio al 2 marzo)

A N T E P R I M A


Articolo di Claudia Losini

È a Torino, città del cinema, brulicante di vita notturna, underground e da sempre connessa a stretto filo con la musica che risuona(va) lungo le sponde del Po sui Murazzi, che nasce nel 2015 Seeyousound, il primo festival in Italia che unisce cinema e musica. Seeyousound mette in mostra quindi i due migliori aspetti della capitale piemontese, che dovrebbero e anzi devono essere valorizzati e promossi a livello internazionale.
Anteprime nazionali e internazionali compongono quattro sezioni in concorso: “Long Play Doc” (documentari), “Long PLay Feature” (lungometraggi di finzione), “7 INCH” (cortometraggi), “Soundies” (videoclip). Alla competizione si aggiungono due sezioni in mostra: “Into the groove”, che spazia dalle nuove tendenze musicali ai nomi cult della storia della musica mondiale, e “Rising sound”, dove la musica si intreccia con questioni globali.
Nel 2020 Seeyousound si rivoluziona con l’aggiunta di “Frequencies”, un concorso rivolto a giovani musicisti e compositori riguardante la musica applicata alle opere del cinema muto. Una residenza artistica, inserita all’interno delle giornate del festival, che si conclude con un contest che premia la migliore sonorizzazione composta dai partecipanti al laboratorio.

Ma non solo: il programma di Seeyousound include anche live set, ospiti internazionali e anteprime.

Continua a leggere “Seeyousound – Al via la nona edizione (dal 24 febbraio al 2 marzo)”

Gli spiriti dell’isola – di Martin McDonagh (Irlanda, USA, Gran Bretagna, 2022)

C I N E M A


Articolo di Mario Grella

Rompere un’amicizia è sempre una cosa spiacevole, a volte anche molto spiacevole, ma qualche volta può addirittura sfociare in un vero e proprio dramma, specie se si vive su una sperduta isola di un arcipelago irlandese. Ci troviamo nel 1923 (non è fatto da poco che nemmeno esistessero né i social, né il web ad alleviare la pesantezza del vivere) e, come si è già detto, sulla remota isola irlandese (immaginaria) di Inisherin, accade che Colm (intepretato da Brendan Glee) decida all’improvviso di interrompere la frequentazione di Pàdriac (Colin Farrell) il suo più caro amico, senza nessun plausibile motivo, almeno all’apparenza, mentre Pàdriac non sopporta il rapporto danneggiato e il mutismo dell’ormai ex amico. La vita sull’isola continua prevedibilmente a scorrere monotona, tra il pub sulla scogliera, la chiesa e il porto dalle acque grigie e tempestose di quelle latitudini.

Continua a leggere “Gli spiriti dell’isola – di Martin McDonagh (Irlanda, USA, Gran Bretagna, 2022)”

The Fabelmans – di Steven Spielberg (USA, 2022)

C I N E M A


Articolo di Mario Grella

Girare un film sul cinema è una tentazione a cui pochi registi hanno saputo resistere, soprattutto in età matura o a fine carriera. Qualcuno lo ha fatto prima, come François Truffaut con “Effetto notte” o Wim Wenders con “Lo stato delle cose”, qualcuno dopo come Federico Fellini o Woody Allen, qualcun altro lo ha fatto solo perché ci aspettava lo facesse, come Giuseppe Tornatore. Alla tentazione ha ceduto anche Steven Spielberg con The Fabelmans, in questi giorni nelle sale. Ma, rispetto ai registi citati, la sua non è una semplice riflessione sul cinema o sulla impossibilità di girare un film, come nel caso di Wenders. The Fabelmans è qualcosa che sta tra un racconto autobiografico e una seduta psicanalitica. Sammy Fabelman si appassiona presto a cineprese e cinema: figlio di un geniale ingegnere elettronico, Burt, e di una pianista un po’ sconclusionata, Mitzi, Sammy cresce tra l’Arizona e la California a cavallo degli anni Cinquanta e Sessanta.

Continua a leggere “The Fabelmans – di Steven Spielberg (USA, 2022)”

Le Otto Montagne – di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch. (Italia, Francia, Belgio, 2022)

C I N E M A


Articolo di Mario Grella

Quando si commenta un film, un libro, uno spettacolo teatrale, occorrerebbe sempre pensare alla cosiddetta “autonomia del significante”. Ogni film, libro, opera teatrale o altro dovrebbero essere giudicati al di là delle nostre convinzioni personali o delle nostre scelte esistenziali, religiose, politiche ecc. Naturalmente non sempre questo è possibile ma, data per accettata, l’autonomia del significante, prima che io commenti Le otto Montagne di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch (dal romanzo di Paolo Cognetti), è meglio che sappiate che quando vado in montagna (raramente), dopo un paio d’ore incomincio a guardare l’orologio e mi chiedo se non sia ora di tornare a casa. Sono un “animale” urbano e quindi, come dice Woody Allen, “non vivrei mai nello Iowa, anche perché non so nemmeno dove sia”. Fatta questa premessa non doverosa, ma necessaria, credo che Le otto montagne sia davvero un bel film, non tanto per il messaggio che contiene e che io non condivido.

Continua a leggere “Le Otto Montagne – di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch. (Italia, Francia, Belgio, 2022)”

Sito web creato con WordPress.com.

Su ↑