Si potrebbe dire che qualsiasi cosa tocchi Damon Albarn si trasformi in oro. I Gorillaz sono un gruppo che è stato imprescindibile nei primi anni 00, e, nonostante siano passati 22 anni dal primo album, continuano a proporre brani e collaborazioni iper contemporanee. Cracker Island, senza troppi giri di parole, è un disco riuscito dal primo all’ultimo pezzo. I feat sono incredibili: si comincia da Thundercat, si passa a Stevie Nicks, c’è Beck, Adeleye Omotayo, i Tame Impala e addirittura Bad Bunny (che, per chi non lo conosce, è il re del reggaeton).
Ritorna il Damon Albarn solista a sette anni di distanza da “Everyday Robots”, disco che stupì per l’ulteriore maturazione di un artista curioso ed eclettico. L’album si avvalse del contributo di Brian Eno, ma forse quest’influenza si è manifestata compiutamente sulla distanza. The Nearer The Fountain, More Pure The Stream Flows, suona infatti molto Eno nell’approccio, seppur il disco sia un prodotto genuinamente Albarniano. L’omonima traccia di apertura, così come il titolo dell’intero album, è tratta da Love and Memory, una poesia di John Clare. Si citano fonti, purezza, lo scorrere del tempo, ma questo disco è tutt’altro che facile e il liquido presente è più simile all’acqua pesante, quella che per intenderci, viene utilizzata nei processi dei reattori nucleari. Più vicino alla fontana, più puro scorre il ruscello, canta Damon, in questa descrizione della vita che non fa sconti, che ti inganna e ti fa credere di essere immortale, presentando solo alla fine, un conto fin troppo salato (in the beautiful past left so desolate now when you’ve seemed immortal / Nel bellissimo passato che hai lasciato così desolato, proprio adesso che sembravi immortale).
Diciannove anni fa, quando ancora i cellulari avevano l’antenna e l’adsl era per pochi eletti, MTV, ai tempi ancora il principale veicolo di trasmissione di musica nuova, trasmetteva il video di Clint Eastwood, un video in animazione che sollevò una questione tra tutte: chi sono questi personaggi animati che cantano e si muovono in un mondo parallelo? Perché non si vedono i componenti del gruppo? Semplice, perché i Gorillaz sono stati il primo gruppo virtuale: di fatto, la band in carne e ossa non esiste.