In occasione dell’uscita del nuovo album Gringo Vol.1 (qui la recensione), Off Topic, in un caldo pomeriggio di maggio, ha scambiato due chiacchiere con Ramiro Levy, componente e voce della band italo – brasiliana Selton. Avevamo apprezzato la sua simpatia già in altre occasioni (in particolare qui) e neanche stavolta siamo rimasti delusi, così tra spontaneità e ironia abbiamo carpito qualche notizia in più di questo lavoro in due tempi…
Gringo: una parola strana, che suona gutturale, straniera. E in effetti, i gringo sono proprio gli stranieri, ma non tutti: solo quelli che parlano una lingua diversa, incomprensibile ai locali. Tendenzialmente, per i sudamericani i gringo sono i nordamericani. Ma, come specificano i Selton, gruppo folk rock di origine brasiliana, “per i messicani, i gringo sono gli americani. Per gli argentini i gringo sono gli italiani. Per gli italiani i gringo sono i cowboy. In Perù se hai la pelle bianca, sei un gringo. In Brasile tutti gli stranieri sono gringo.” Un termine dotato di significati plurimi, ai quali si aggiunge quello dato dagli stessi Selton, che hanno appunto intitolato il loro nuovo album, uscito venerdì 10 maggio per Island Records/Universal Music Italia, Gringo Vol. 1. “Volevamo fare un disco che suonasse Gringo. Ecco un altro significato della parola: in Brasile si dice così per descrivere qualcosa difficile da classificare, che sembra arrivato da un altro pianeta. E, dopo tanti anni, la nostra urgenza era quella di fare un disco che fosse rilevante innanzitutto per noi e che non fosse dunque soltanto ‘un altro disco dei Selton’. Per questo abbiamo deciso di usare il tempo a nostro favore e di tornare solo con qualcosa di importante da dire, qualcosa di ‘gringo’.”