L E T T U R E
Recensione di Mario Grella
Circa un anno fa Putin decideva di dare il via alla “missione speciale” (leggasi guerra) contro l’Ucraina. Da allora e, durante tutto questo lungo anno, abbiamo visto le drammatiche e crude immagini dell’invasione, abbiamo visto le fotografie, i video, abbiamo sentito dalla viva voce degli ucraini le testimonianze, le grida di dolore, i pianti sgomenti, le urla di rabbia, le preghiere. Abbiamo letto decine e decine di articoli, riviste, libri, così come abbiamo ascoltato dibattiti televisivi. Insomma siamo (molti di noi lo sono), iper informati sul conflitto, ma anche sulle strategie e sugli interessi in gioco. Potremmo quasi dire che sappiamo tutto o quasi tutto della guerra, anzi dell’invasione e della guerra di resistenza dell’Ucraina. Cosa può aggiungere a questa montagna di informazioni una graphic novel? Può aggiungere molto, anzi si può dire che può aggiungere qualcosa di essenziale perché il segno grafico ha uno status del tutto particolare, rispetto al testo scritto o all’immagine televisiva e cinematografica. A differenza della scrittura che è pensiero codificato, a differenza dell’immagine che è immagine mentale, il disegno è anche corpo. Per questo il fumetto, o meglio la grafic novel, è fortemente emozionale.
