Ricerca

Off Topic

Solo contenuti originali

Tag

Aldo Pedron

Judith Owen – La Jessica Rabbit di New Orleans @ Salone Piazza Grande, Curio (Ticino, Svizzera) – 25 febbraio 2023

L I V E – R E P O R T


Articolo di Aldo Pedron

Judith Owen è nata il 2 gennaio 1969 a Londra. Cantautrice e pianista di origine gallese, la madre è di Kidwelly (sud del Galles) e il padre di Llanelli (Galles), un cantante nel coro del Covent Garden per 35 anni e cantante di musica operistica, lirica (si è esibito anche alla Scala di Milano). Judith esordisce con il suo primo album Emotions On A Postcard (Dog On The Bed Music) nel 1996. Famosa per il suo eclettismo e per la capacità di misurarsi con numerosi generi musicali, è stata avvicinata allo stile di Joni Mitchell, Carole King, Madelaine Peroux, Tori Amos. Con il marito e attore Harry Shearer (musicista, attore, regista, sceneggiatore, doppiatore, comico, nato a Santa Monica, da lei conosciuto a Londra e 26 anni più vecchio di lei) si trasferisce a Los Angeles, fondando l’etichetta Courgette Records nel 2005 con il suo manager Bambi Moe ed in seguito è co-fondatrice con il marito (sono sposati dal 1993) della Twanky Records. Dopo un album incentrato sulle sue sensazioni interiori, Ebb & Flow (2014) segue Somebody’s Child (2016) in cui Judith predilige temi legati alle sensazioni che accomunano tutti gli individui e fino al più recente Come On & Get It del 2022 (Twanky Records). Un’artista la cui gamma stilistica abbraccia rock, pop, classica, jazz, blues e teatro musicale, oltre ad essere anche un’attrice comica e una maestra narratrice. Nata in una famiglia gallese molto musicale, Judith Owen è cresciuta a Londra, circondata da musica classica, balletto, teatro e belle arti con le icone jazz e musical di Broadway che i suoi genitori amavano (la miscela sarebbe diventata il suo suono caratteristico). Con tredici album acclamati dalla critica, si è esibita in numerosi spettacoli dal vivo (mini-musical come li descrive lei) in luoghi iconici come il Ronnie Scott e la Royal Albert Hall di Londra e la Sydney Opera House, e le sue canzoni “cinematografiche” sono presenti in numerosi film e programmi TV. È spesso a Londra ma nel 2000 visita New Orleans e se ne innamora subito e ora ci vive in pianta stabile dal 2007 (spola Londra, New Orleans e mai più a Los Angeles).

photo © Vanni Slepoi
Continua a leggere “Judith Owen – La Jessica Rabbit di New Orleans @ Salone Piazza Grande, Curio (Ticino, Svizzera) – 25 febbraio 2023”

Cesare Malfatti – I Catari di Monforte a Milano (Riff Records/Sound To Be, 2022)

R E C E N S I O N E


Recensione di Aldo Pedron

Il nuovo ed ambizioso progetto di Cesare Malfatti è uscito lo scorso 30 agosto 2022 per la Riff Records. In realtà si tratta di un saggio, di un libro intitolato “Monforte D’alba – Storia di un’eresia” di 151 pagine. Un saggio scritto da Domenico Garelli (il nonno di Cesare Molfatti che illustra la vicenda dell’eresia catara di Monforte D’Alba in provincia di Cuneo conclusasi nel 1028 con il rogo in Corso Monforte a Milano), le foto di Bruno Murialdo e le canzoni di Cesare Malfatti con un CD allegato in fondo al libro.
Il saggio di Domenico Garelli è stato pubblicato per la prima volta nel 1979 ma è stato nuovamente aggiornato in una nuova edizione e qui affiancata dalla musica del nipote.

Cesare Malfatti (Milano 25 novembre 1964), in gioventù abbandona gli studi di ingegneria elettronica per dedicarsi alla musica. Suona prima coi Weimar Gesang (1986-1988), poi con gli Afterhours (1989-1992). Attivo presso il Jungle Sound Station di Milano, collabora con Casino Royale, Dj Gruff, Ritmo Tribale, Out of Body Experience e altri. A partire dal 1995 è attivo sul fronte discografico coi La Crus e come produttore (ad esempio per i Mau Mau di Eldorado, 1998). Una lunga carriera artistica di oltre trentacinque anni in cui Cesare Malfatti tra l’altro fa nascere con Mauro Ermanno Giovanardi ed Alessandro Cremonesi il progetto La Crus. Incide 6 album più un live con i La Crus (1993-2008), con i Dining Rooms dal 1999, con i Noorda (2002), con gli Amor Fou (2007), con i Semb’ro (2010) ed ha all’attivo 6 album da solista tra il 2011 e il 2018. 

Continua a leggere “Cesare Malfatti – I Catari di Monforte a Milano (Riff Records/Sound To Be, 2022)”

Zachary Richard – Danser le ciel (Productions Martin Leclerc, 2022)

R E C E N S I O N E


Recensione di Aldo Pedron

Ralph Zachary Richard è nato a Scott, Louisiana l’8 settembre 1950 ed è in assoluto uno dei miei musicisti preferiti ed amico tra i più affezionati.

Ardente difensore e promotore della lingua francese ha anche riscoperto, incrementato e valorizzato il popolo dei Cajun e la storia dell’identità Acadiana, in particolare attraverso documentari e la serie televisiva “Cours Batailleurs“, che ha ospitato. Impegnato a preservare l’ambiente naturale in Louisiana e in Canada nel Quebec e nel Nuovo Brunswick, egli sostiene generosamente e dà il suo tempo anche ad una serie di altre cause.

Tra il 1972 e il 2022 (50 anni) ha pubblicato 24 album, una decina di libri storici, di poesia e per ragazzi, rigorosamente in francese.

È stato ed è tuttora uno dei primi musicisti ad integrare musica tradizionale Cajun e Zydeco in un formato musicale contemporaneo. Ha inciso album sia in inglese che in francese.

Continua a leggere “Zachary Richard – Danser le ciel (Productions Martin Leclerc, 2022)”

Sacromud – Sacromud (Edizioni Labilia, 2022)

R E C E N S I O N E


Recensione di Aldo Pedron

Le contaminazioni sono essenziali al giorno d’oggi se vuoi scoprire nuovi orizzonti, strade inesplorate pur rimanendo originali e convincenti. È il caso del quintetto dei Sacromud provenienti dalla verdeggiante Umbria. Un periodo non banale quando scopri dischi di artisti italiani apparentemente sconosciuti ma che ti lasciano il segno.

I Sacromud sono una formazione composta dalla voce abrasiva di Raffo Barbi (voce solista, cori e co-autore delle musiche), il leader Maurizio Pugno (polistrumentista, voce e autore dei testi e co-autore delle musiche, chitarre elettriche e acustiche, dobro, flauto, mellotron, moog, ideatore e produttore del gruppo), Franz Piombino (basso elettrico), Alex Fiorucci (piano Fender Rhodes, organo, sintetizzatori) e Riccardo Fiorucci (batteria e percussioni).

Maurizio Pugno e soci non sono nuovi del mestiere, per anni hanno accompagnato in Italia e all’estero la stupenda voce di Linda Valori. Maurizio Pugno inoltre è titolare di una rubrica pubblicata sui social, “Bluesland” in cui si parla soprattutto dei grandi interpreti del blues, qui trattati con competenza, ironia e perspicacia. Musica profondamente “black” per un disco antico e moderno, un viaggio tra blues e dintorni e suoni dalle contraddizioni contemporanee. Un blues fuori scala, un crossover di suoni dove s’intrecciano e si fondono blues, voodoo, R&B, soul, funky, indie-rock, spiritual e gospel.

Continua a leggere “Sacromud – Sacromud (Edizioni Labilia, 2022)”

Ezio Guaitamacchi – La Storia del Rock (Hoepli, 2022)

L E T T U R E


Recensione di Aldo Pedron

Nel 2014 era stato pubblicato dalla Hoepli di Milano La Storia del Rock di Ezio Guaitamacchi, un volume unico di 509 pagine illustrate. Nell’aprile del 2022 esce una seconda edizione di La Storia del Rock decisamente ampliata, rivista e corretta, con nuovi capitoli aggiunti, nuove foto ed illustrazioni per un totale di 687 pagine.

Ezio Guaitamacchi, l’autore, lo ricordiamo è un noto giornalista e critico musicale, autore e conduttore radio/TV, scrittore, musicista, docente e performer. Ezio Guaitamacchi nella vita fa un sacco di cose divertenti. Quando non dirige la sua Jam TV, non trasmette sulle onde di LifeGate radio, non insegna al CPM, non scrive un saggio sul rock, non sta con la sua bella Nico e i suoi due cani Taylor (in onore di James Taylor) e Joni (Joni Mitchell), non è sul palco o davanti a una telecamera a raccontare i suoi Rock Files, legge gialli e biografie di rockstar, gioca a tennis e tifa Milan.

Continua a leggere “Ezio Guaitamacchi – La Storia del Rock (Hoepli, 2022)”

Aquael – Anthology (Toast Records, 2022)

R E C E N S I O N E


Recensione di Aldo Pedron

Gruppo rock (prog) di Torino attivo dal 1978 fino a metà anni ’90. Nel 1994 il gruppo si è sciolto ma un anno dopo Maurizio Galia riforma la band come Maury e i Promemoria realizzando il loro primo album nel 1997. Nel 1999 Maurizio Galia ci riprova con i membri originali Nick Guerriero e Enrico Testera ma il nome cambia nuovamente in Maury e i Pronomi (e il ritorno di tre membri originali).

Viene pubblicata una antologia edita soltanto in poche copie promozionali. La band ha però un numero di canzoni già pronte e che vedono la luce soltanto nel 2005 e contenute nell’album (Ec)citazioni Neoclassiche prodotto e pubblicato dalla Mellow Records. Uno splendido disco di rock progressivo che s’ispira alle canzoni e alle leggende del prog-rock anni ’70 e alle loro primarie influenze che sono chiaramente la P.F.M. gli Osanna e Le Orme.

Aquael dal vivo al CineTeatro Baretti di Torino
Continua a leggere “Aquael – Anthology (Toast Records, 2022)”

Taj Mahal & Ry Cooder – Get On Board (Nonesuch, 2022)

R E C E N S I O N E


Recensione di Aldo Pedron

Mahal e Cooder hanno unito le loro forze per la prima volta nel 1965 a Los Angeles, formando una sorta di supergruppo, The Rising Sons, quando Mahal aveva 23 anni e Cooder soltanto diciassette. La band firma per la Columbia Records, prossimi alla celebrità, ma l’album non viene pubblicato e il gruppo, senza alcuna promozione nonostante siano due giovani giganti della musica alle prime armi, si scioglie un anno dopo. Le sessioni di registrazione sono pubblicate soltanto anni dopo più volte come bootleg, dischi illegali, e poi finalmente edite ufficialmente dalla Columbia / Sony nel 1992. Questo nuovo LP è la prima collaborazione del duo in più di mezzo secolo (57 anni dopo).

Continua a leggere “Taj Mahal & Ry Cooder – Get On Board (Nonesuch, 2022)”

SirJoe Polito @ Spazio Teatro 89, Milano – 19 marzo 2022

L I V E – R E P O R T


Articolo di Aldo Pedron e immagini sonore di Andrea Furlan

Un veneziano a Milano! Grandiosa e doverosa l’idea, il progetto di presentare un nuovo disco con tutte le canzoni di Ry Cooder ri-arrangiate meravigliosamente ed uscite a fine anno 2021 nell’album (CD) My Friend Ry di SirJoe Polito da Mestre (leggi qui la recensione) accompagnato da una band davvero eccellente a Milano! Un concerto coi fiocchi in un teatro, un gioiellino milanese di 280 posti a sedere. Organizzazione perfetta, massima professionalità ed un gruppo che accompagna Sergio Polito che ti lascia a bocca aperta. Diciamo quasi tutto perfetto se non fosse per la scarsa affluenza e naturalmente l’obbligo di green pass e mascherine anche durante le prove il tardo pomeriggio!

Continua a leggere “SirJoe Polito @ Spazio Teatro 89, Milano – 19 marzo 2022”

Baba Sissoko with Jean-Philippe Rykiel, Madou Sidiki Diabate, Lansinè Kouyatè – Griot Jazz (Caligola Records, 2021)

R E C E N S I O N E


Recensione di Aldo Pedron

Il progetto Griot Jazz nasce in maniera curiosa e quasi occasionale durante la residenza per l’allestimento dell’opera musicale Le Vol Du Boli al Teatro di Chatelet di Parigi, in cui sono coinvolti tre musicisti maliani (del Mali), Baba Sissoko (voce, ngoni, tama) e Lansiné Kouyaté (balafon), già noti in Europa (il primo vive in Italia, il secondo in Francia) ed il più giovane tra loro Madou Sidiki Diabate (kora), che risiede ancora in Mali. I tre per un certo periodo suonano sempre assieme, tutti i giorni, sia prime delle prove che durante le pause dello spettacolo, e dopo un mese Baba Sissoko ha già scritto abbastanza materiale da sentire l’esigenza di registrarlo prima che ciascuno torni alla propria casa. Lansiné, che vive a Parigi, prenota quindi lo studio di registrazione di un amico musicista francese, il tastierista Jean-Philippe Rykiel, classe 1961, cieco dalla nascita, che ascoltandoli provare, sente il desiderio di sedersi al piano e suonare con loro. Le sue tastiere sembrano integrarsi alla perfezione con la musica del trio, tanto che gli viene chiesto di aggiungersi al gruppo. La grande libertà mostrata nell’interpretare la musica africana, le tastiere creative di Rykiel, così come il grande spazio lasciato all’improvvisazione, sembrano avvicinare molto la musica del Mali al jazz, e non è un caso che il brano che dà il titolo all’album Griot Jazz, sia forse il più riuscito esempio di questa brillante fusione. Seppur nato fortuitamente, il progetto e il disco non sembrano così casuali.

Continua a leggere “Baba Sissoko with Jean-Philippe Rykiel, Madou Sidiki Diabate, Lansinè Kouyatè – Griot Jazz (Caligola Records, 2021)”

Sito web creato con WordPress.com.

Su ↑