R E C E N S I O N E


Recensione di Aldo Pedron

Julian Edwin “Cannonball” Adderley è un’importante e fondamentale sassofonista (contralto e soprano) nato a Tampa, Florida il 15 settembre 1928.

Nato da padre cornettista, studia musica presso il liceo di Tallahassee dal 1944 al 1948 e apprende a suonare il flauto, la tromba, il clarinetto e la viola prima di dirigere un’orchestra alla Dillard High School di Fort Lauderdale dal 1948 al 1950 e dove un suo compagno, il batterista Lonnie Haynes, gli affibbia, a causa della sua mole e del suo appetito, il soprannome di “Cannibal” (cannibale), che diventerà “Cannonball” (palla di cannone). Nel 1955 parte per New York dove arriva dopo pochi mesi dalla morte di Charlie Parker e prendendone in un certo modo la sua eredità artistica nonché una certa influenza. Cannonball ottiene presto un contratto discografico con la EmArcy. Nel 1956 fonda con il fratello Nat un quintetto che nel 1959 si trasformerà in un sestetto. Nel frattempo, lavora e suona con Miles Davis e accanto a John Coltrane. Incide l’album The Cannonbal Adderley Quintet in San Francisco featuring Nat Adderley (Riverside Records, 1960) che gli assicurerà il grande successo. Le formazioni di Cannonbal Adderley vedranno sfilare alcuni dei migliori musicisti del momento: Hank Jones (nel 1958), Bill Evans (1958 e 1961), Wynton Kelly (1959-1961), Victor Feldman (1960-1961) e molti altri.

Adderley nel 1958 fa parte del “Miles Davis’ First Great Quintet” (Sextet) al sax contralto, inoltre, l’album di Cannonball Adderley Something Else (Blue Note, 1958) vede la presenza tra gli altri musicisti di Miles Davis stesso alla tromba, Hank Jones (piano), Sam Jones (basso) e Art Blakey (batteria). Il brano Something Else che dà il titolo all’omonimo LP è composto dallo stesso Miles Davis (oltre 8 minuti). Il 19 agosto del 1959 per la Columbia Records, esce l’album capolavoro Kind Of Blue di Miles Miles, Cannonball Adderley è presente in 4 brani su 5 al sax contralto. Con il sestetto di Miles Davis, Julian “Cannonball” Adderley partecipa a due fondamentali incisioni: Milestones (Columbia Records, 1958) e Kind of Blue (1959). Il suo assolo su So What rappresenta un classico ed una pietra miliare del genere.

Cannonball ha anche realizzato un ellepì con Sergio Mendes intitolato Cannonball’s Bossa Nova nel 1963 per la Riverside Records, spaziando nei generi musicali dal jazz alla Bossa Nova e ora lo stesso disco e i suoi assoli di sax sono stati trascritti in un libro di testo che gli studenti studiano e imparano a memoria nei college di mezzo mondo. A partire dal 1968 Adderley si orienta più volentieri verso il funk-jazz in compagnia di Joe Zawinul, poi di George Duke, ed elettrifica il suo sassofono. Influenzato da Charlie Parker, Benny Carter, John Coltrane e Johnny Hodges, le caratteristiche principali di Adderley stanno nell’ottenere sonorità fluide e un grandissimo senso del blues, il tutto raggiungendo ugualmente un’autentica originalità. Curiosità da non sottovalutare: Cannonball aderì alla società universitaria Alpha Phi Alpha la prima a rivolgersi agli studenti afroamericani. In una storia breve a fumetti dell’eroina western Djustine (creata da Enrico Teodorani, grande appassionato di jazz) appare un pistolero chiamato Cannonball Adderley. Uno dei fondatori dei Rolling Stones, Brian Jones, ha chiamato suo figlio Julian, in onore di Julian “Cannonball” Adderley. Il brano dei Weather Report Cannon Ball – dall’album Black Market del 1976- è una composizione dedicata da Zawinul al suo vecchio capo orchestra.

Nel 1975 muore di emorragia celebrale a soli 47 anni. Cannonball Adderley nel 1969 è in Francia e di nuovo a Parigi nel 1972. Nel marzo del 1969 è in tour in Europa, 15 date tra cui: Oslo, Stoccolma, Amburgo, Stoccarda, Francoforte, Bordeaux, Graz, Zurigo, Bruxelles, Bergamo, Roma. Dopo Le Creusot (Francia), Bordeaux è la seconda data il 14 marzo 1969. Ritornerà in Francia come già detto nell’ottobre e novembre del 1972 con altrettante 15 date tra cui: Varsavia, Bruxelles, Londra, Parigi, Budapest, Berlino, Monaco di Baviera, Vienna e Belgrado. Nella quinta data del tour, il 25 ottobre 1972 è a Parigi.

Cannonball Adderley- Burnin’ In Bordeaux, Live in France 1969

Per la prima volta la Elemental Music Records di Barcellona, Spagna in occasione del Record Store Day (20 aprile 2024) pubblica la magnifica performance elettrificata di Cannonbal Adderley a Bordeaux, Francia del 14 marzo 1969 all’Alhambra Theatre. Viene pubblicato in una edizione limitata di 2 LP (2.950 copie soltanto) e naturalmente anche in un doppio compact-disc, digipak e con un dettagliato libretto allegato. Julian “Cannonball” Adderley (sax contralto) è qui accompagnato per l’occasione dal fratello Nat Adderley alla cornetta, Joe Zawinul (piano e piano elettrico), Victor Gaskin al basso e Roy McCurdy alla batteria. Il primo CD comprende 5 brani assai significativi come l’iniziale The Scavenger di Joe Zawinul e Manha De Carnaval, un brano in lingua portoghese scritto dal compositore brasiliano Luiz Bonfá e da Antônio Maria e, nell’interpretazione di Elizete Cardoso, è stato il tema principale della colonna sonora del film Orfeo Negro diretto da Marcel Camus e tratto da una pièce teatrale di Vinícius de Moraes. Qui è attribuita a Luis Bonfà e Antonio Carlos Jobim in una versione di oltre 10 minuti, una bossa nova con il sax di Adderley a suo agio. Sul CD 2 invece spicca la Come Sunday di Duke Ellington (di oltre 6 minuti), Mercy Mercy Mercy ancora una composizione di Joe Zawinul e la conclusiva Oh Babe a firma Nat (il fratello minore) & Julian “Cannonball” Adderley.

Cannonball Adderley – Poppin’ In Paris: Live At L’Olympia 1972

Altra inedita pubblicazione di un concerto dal vivo alla prestigiosa Olympia di Parigi il 25 ottobre del 1972 come parte del Paris Jazz Festival. La formazione a quintetto di Cannonball Adderley è praticamente, la stessa con il fedele fratello Nat alla cornetta e lo stesso Roy McCurdy alla batteria, fatta eccezione per George Duke al piano al posto di Joe Zawinul e Walter Booker al basso in sostituzione di Victor Baskin. Anche per questa pubblicazione abbiamo sia una edizione limitata in vinile di 2 LP (2.950 copie soltanto) sia la versione in doppio compact-disc, digipak e con libretto allegato che contiene un’inedita intervista al fratello Nat Adderley del 1983. Davvero notevole l’iniziale Black Messiah di George Duke (di più di 20 minuti), Mercy, Mercy, Mercy di Joe Zawinul ed una cover di Autumn Leaves, un classico, evergreen, qui in una versione di oltre 13 minuti. Un documento prezioso, una testimonianza di come si suonava jazz a fine anni ‘60 o inizio anni ’70 in Francia. Jazz di classe, di sentimento e maestria. Cannonball Adderley nella sua lunga carriera ha saputo alternare con estrema disinvoltura jazz, hard-bop, soul jazz, fusion e nei primi anni ’70 un funky jazz sopraffino, coinvolgente e piacevolissimo. 

TRACK LIST “LIVE IN BOURDEAUX” (1969) – CD 1
01. The Scavenger (13.30)
02. Manha De Carnaval (10.20)
03. Work Song (10.13)   
04. Somewhere (6.19)
05. Why Am I Treated So Bad & medley… (into …The Scene) (9.22)

TRACK LIST “LIVE IN BORDEAUX” (1969) – CD 2
01. Experience In E (12.51)
02. Blue ‘N’ Boogie (8.48)
03. Come Sunday (6.53)
04. Walk Tall (Baby, That’s What I Need) (4.16)
05. Mercy, Mercy, Mercy (5.33)
06. The Scene (3.00)
07. Oh Babe (5.17)

TRACK LIST “LIVE AT L’OLYMPIA” (1972) – SET 1 (Prima Parte)
01. Black Messiah (20.22)
02. Autumn Leaves (13.06)
03. Soli Tomba (3.36)
04. Wall Tall (Baby, That’s What In Need) (5.19)

TRACK LIST “LIVE AT L’OLYMPIA” (1972) –  SET 2 (Seconda Parte)
01. Doctor Honoris Causa (19.40)
02. Hummin’ (8.36)
03. Directions (3.36)
04. Mercy, Mercy, Mercy (2.58)
05. The Scene (1,43)