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Manuel Gala

Lucy Spraggan – Choices (Cooking Vinyl Limited, 2021)

R E C E N S I O N E


Articolo di Manuel Gala

Come in una favola di John & Paul, avevamo lasciato Lucy (Spraggan) in the sky with diamonds, la quale, passeggiando fra soffici nuvole e arcobaleni infiniti, aveva aperto il suo cuore al grande pubblico, a sua moglie e alla vita, con spensieratezza e assoluta felicità. Ma come nelle piu’ crude delle realtà, sempre il duo dei Fab Four ci aveva già avvisato che la troppa felicità è un’arma incandescente (Happiness is a Warm Gun). Oggi la cantante ci invita a passare una notte nel suo Choices Motel, titolo del suo nuovo album, e a riflettere su quanto siano importanti le origini, la forza e la volontà di tirarsi fuori da situazioni difficili che fanno male. Ne ha passate tante la ragazza formidabile che aveva incantato tutti ad X Factor UK, ma il cuore spezzato dal divorzio con la moglie ha segnato profondamente la sua anima.

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The Pretty Reckless – Death By Rock And Roll (Fearless Records, 2021)

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Articolo di Manuel Gala

E chi l’avrebbe mai detto che la vita avrebbe riservato a Taylor Michel Momsen un destino brillante come un diamante dalle mille sfaccettature? Come un disegno della vita che prende forma unendo i puntini, Taylor ha iniziato il suo percorso vestendo i panni della bimba prodigio del grande schermo (Il Grinch), passeggiando poi per le strade snob di New York fra Brooklyn e Upper East Side (Gossip Girl). E come dimenticare la dolce ed indifesa Jenny Humphrey, la giovane teenager in cerca di un posto in società, in cerca dei suoi sogni fra cuori infranti e creazioni d’alta moda?

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Holding Absence – The Greatest Mistake Of My Life (SharpTone Records, 2021)

R E C E N S I O N E


Articolo di Manuel Gala

Sveglia vecchio pianeta Terra!

Ci si deve svegliare da questa situazione di torpore generale e di passività totale dovute a chiusure drastiche e libertà in catene. E quale modo migliore se non cercare nella musica il modo di evadere dal carcere di questa vita attuale? È proprio quello che hanno pensato gli Holding Absence, gruppo gallese di belle speranze, scrivendo i testi del loro nuovo album in uscita il 16 Aprile, dal titolo The Greatest Mistake Of My Life.

“Questo album racconta storie di persone che si sono rese conto dei loro errori e vogliono poter cambiare il corso degli eventi…poter tornare indietro. Queste canzoni celebrano la vita che si trova faccia a faccia con la morte, il dolore che si prova ad amare e le scelte che facciamo su come vivere la nostra esistenza. La paura dell’amore, il ritrovato rispetto per la vita ed il nascondere la depressione, sono tutti argomenti che fanno parte dell’album. È un connubio di emozioni ed era quello che volevamo trasmettere al pubblico…la bellezza di emozionarsi ancora!”

Parole importanti del leader e vocalist Lucas Woodland, a testimoniare la dedizione con cui i membri della band hanno lavorato duramente per la riuscita di questi pezzi. Non semplici melodie orecchiabili, ma emozioni che devono arrivare dritte al cuore: questo è il vero obiettivo del gruppo. Ci saranno riusciti? Non ci resta che scoprirlo.

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Nothing But Thieves – Moral Panic (Sony Uk, Rca Records, 2020)

R E C E N S I O N E


Articolo di Manuel Gala

Avere un bravo cantante come frontman non é sempre sinonimo di successo… ma averlo con una voce che unisce 3 mostri sacri come Buckley, Bellamy e Yorke, allora molto probabilmente sì. È il caso di Conor Mason, leader dei Nothing but Thieves, nato nel 1992 a est di Londra, e indirizzato dal padre a prendere lezioni di canto, mentre tutti i suoi coetanei si dirigevano in massa verso la chitarra elettrica. E meno male che il ragazzo ha ascoltato e seguito le orme del padre! La timbrica e gli acuti ne fanno una voce speciale e ricercata, pronta per una grande band e per calcare i palchi del Regno Unito. Fu così che nel 2012, il gruppo muove i primi passi sfornando un EP dietro l’altro, riscontrando grande successo nelle radio. La Sony, fiutando il talento e l’affare, li mette sotto contratto e nel 2016 pubblicano il loro primo album omonimo, un capolavoro assoluto fra pezzi che ricordano i primi Muse e i primi Radiohead, un album che non stanca mai e che mette in evidenza lo stile e le capacitá enormi del frontman.

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Jaded Hearts Club – You’ve Been Always Here (Infectious, 2020)

R E C E N S I O N E


Articolo di Manuel Gala

”Venghino signori, lo spettacolo sta per cominciare e sarà unico, sensazionale, un super gruppo rock senza precedenti che vi lascerà a bocca aperta”.
Onestamente ci speravo ma non credevo potesse accadere realmente: una band composta nell’ordine da Miles Kane (Last Shadow Puppets), Matt Bellamy (Muse), Nic Cester (Jet), Graham Coxon (Blur), Jamie Davies e Sean Payne (The Zutons). Un progetto nato nel più classico dei modi, una mega festa a Los Angeles nel 2018, per riportare in vita i classici soul degli anni 60 e per celebrare l’album più eclettico dei Fab Four (Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band) da cui prende il nome il gruppo.

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Blues Pills – Holy Moly! (Nuclear Blast, 2020)

R E C E N S I O N E


Articolo di Manuel Gala

C’era una volta il blues che arrivava dritto dall’oltreoceano, coi suoi lamenti e le sue note struggenti, per far calare un velo di tristezza e di senso di colpa sui cuori musicali degli estimatori del genere. D’altronde il genere nasce dall’espressione “to have the blue devils”, che significa essere agitati, depressi e tristi, ed in qualche modo ricalca lo stato d’animo dei pionieri del blues, gli schiavi afroamericani del sud degli Stati Uniti.

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Biffy Clyro – A Celebration Of Endings (Warner Records, 2020)

R E C E N S I O N E


Articolo di Manuel Gala

Non so se ci sia un gruppo che abbia fatto più gavetta degli scozzesi Biffy Clyro, ma di certo loro ne hanno fatta in abbondanza. Hanno aperto concerti per chiunque (Muse, Red Hot Chili Peppers, Rolling Stones, Linkin Park e Bon Jovi), hanno sfoderato album uno dopo l’altro arrivando al successo in modo graduale, senza particolari exploit del caso, ma guadagnandosi pubblico e critica sul campo. Ma andiamo con ordine…

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Fontaines D.C. – A Hero’s Death (Partisan Records, 2020)

R E C E N S I O N E


Articolo di Manuel Gala

Avete presente quando nei reality il pubblico decide la sorte di una gara? Ecco, a questo giro dico io stop al televoto… nel senso che non ce n’è proprio bisogno. Il titolo di miglior rivelazione dell’anno è stato assegnato senza avversari.
I ragazzi irlandesi con la passione per la poesia ed il cinema (prendono il nome dal personaggio Johnny Fontane tratto dal film Il Padrino), aggiungono la sigla Dublin City e coniano il loro nome Fontaines DC.

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Bush – The Kingdom (BMG, 2020)

R E C E N S I O N E


Articolo di Manuel Gala

Ad essere sinceri non sembrano passati 26 anni dal fortunato debutto di Sixteen Stone. Il tempo sembra essersi fermato davanti allo Sheperd’s Bush (storico club di Londra da cui prende il nome la band) in attesa che il gruppo salisse su quel palco. Eppure non deve essere stato facile per Gavin Rossdale tirare su una band da sempre sottoposta a continue critiche, travolti da etichette come copia poco originale dei Nirvana.

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