R E C E N S I O N E


Articolo di Manuel Gala

Non so se ci sia un gruppo che abbia fatto più gavetta degli scozzesi Biffy Clyro, ma di certo loro ne hanno fatta in abbondanza. Hanno aperto concerti per chiunque (Muse, Red Hot Chili Peppers, Rolling Stones, Linkin Park e Bon Jovi), hanno sfoderato album uno dopo l’altro arrivando al successo in modo graduale, senza particolari exploit del caso, ma guadagnandosi pubblico e critica sul campo. Ma andiamo con ordine…

Il 2007 risulta essere l’anno di svolta per la band di Simon Neil, il quale si chiude in studio ed in se stesso, avendo pochissimi contatti con l’esterno, per poter dare alla luce il primo importante tassello del trio di Glasgow. Puzzle diventa l’album dell’anno per le riviste Kerrang e Rock Sound, nonché numero 2 della UK chart album, ed il pubblico inizia a conoscere la band non solo come comprimari da palcoscenico, ma come veri e propri protagonisti della scena. Ricordo ancora il loro primo ascolto come se fosse ieri. Mi aveva incuriosito la copertina di Only Revolutions, molto simile ad un video dei Pink Floyd in cui sventolavano lunghi foulard verso il cielo (High Hopes), ed allora presi la palla al balzo e tutto d’un fiato ascoltai l’intero lavoro.

La prerogativa dei Biffy Clyro è sempre stata sperimentare nuove esperienze del suono, proponendo picchi di hard rock per poi scendere nel melodico acustico mai banale o scopiazzato. E fu così che con Opposites ed Ellipsis raggiunsero finalmente il primo posto della classifica inglese, essendo headliner e protagonisti dei più importanti festival estivi in giro per l’Europa. Quest’anno sono tornati più carichi e coinvolgenti che mai con l’album dal titolo A Celebration of Endings, un passo in avanti nella loro carriera per stupire ancora una volta, per spingersi ancora più in là dei propri limiti. La mente della band Simon Nail si è espresso così: “Questo è un album molto lungimirante da una prospettiva sia personale che sociale, il titolo fa riferimento al vedere la gioia nel cambiamento, piuttosto che la tristezza. Cambiare significa progredire ed evolvere. Puoi conservare tutto ciò che hai amato ma dimentica tutte le cose brutte! Si tratta di riprendere il controllo”.

Si parte in modalità rock attivata con North of No South con una jam session come intro per poi sparare una bordata di energia come d’abitudine ascoltando i precedenti lavori della band. Si passa in modalità classic ballad con sezione d’archi al completo in cui spicca la voce graffiante del frontman, nel pezzo dal titolo The Champ, una rielaborazione dei vecchi pezzi d’autore della band. Weird Leisure si avvicina molto al concetto di musica espresso dal gruppo scozzese. Ascoltandolo non si può non affermare che sia un loro pezzo in quanto, negli anni, sono riusciti a creare un sound marcato ed orecchiabile, distinguibile dalla massa. Un mix di energia e passione, amore e rabbia pervade i loro versi canori, regalando a noi ascoltatori momenti indimenticabili.

Un punto di forza dei tre di Glasgow è sicuramente la loro capacità di emergere in versione unplugged (da ascoltare l’album Live at Roundhouse) e il brano Space ne è il naturale continuo, con un coinvolgimento ed un intensità che poche band oggi sanno trasmettere. Il singolo che ha lanciato poi l’album in vetta alle classifiche è Instant History, il pezzo più bello dell’album, una preghiera sentita e accorata che recita “Dear God, Adjust my dreams for me All I learned is instant history”. La batteria entra decisa e spietata, con un ritmo incalzante e martellante, un pezzone rock da sparare a tutto volume nelle orecchie.

I Biffy Clyro si sono evoluti in meglio, sono cresciuti come band e come singoli tecnicamente, cercando di arrivare alla perfezione in ogni singolo pezzo. La gavetta serve eccome, per evitare di arrivare in cima alla montagna così rapidamente per poi cadere giù in un secondo… e i giovanotti made in Scotland lo hanno ben capito.

God save the Clyro’s style!

TRACKLIST
01. North of No South
02. The Champ
03. Weird Leisure
04. Tiny Indoor Fireworks
05. Worst Type of Best Possible
06. Space
07. End Of
08. Instant History
09. The Pink Limit
10. Opaque
11. Cop Syrup