L I V E R E P O R T
Articolo di Fabio Baietti e immagini sonore di Andrea Furlan
Torri, fossati, stemmi e chiostri. Una location incantevole per due Artisti che l’incanto, in chi li ascolta, lo provocano con un mix gentile di classe sopraffina e contagiosa empatia. Larry Campbell cambia gli strumenti come un Fregoli dei nostri tempi, eccellendo in ognuno di essi. Se pare ovvietà, per uno che dava il tempo a Mr. Zimmerman, rimarcare i virtuosismi alla sei corde (sempre contestualizzati nel fluido scorrere della canzone), la sua maestria al mandolino ed al violino ha dato colori e profumi diversi a parecchie composizioni. Tra un brano e l’altro, da professionista consumato, si è cimentato con un italiano fruibile, leggermente spruzzato di castigliani idiomi, con il pubblico a colmare i rarissimi vuoti. Il sorriso perenne, tra i folti capelli di un “newyorker” cittadino del Mondo.