R E C E N S I O N E
Recensione di Giovanni Tamburino
Stop. Pausa. Poi, azione.
Nella frenesia della città moderna, in cui si tira dritto sempre e comunque e lo svago è un vezzo del weekend, la necessità di qualcosa che rompa in maniera netta e violenta l’ansimante corsa quotidiana risulta sempre più evidente.
Allo stesso modo, in un panorama musicale orientato al rapido consumo, al riferimento chiaro e all’appeal da ricondivisione, la reazione più plausibile e, forse, più efficace, è quella di una risata sarcastica e un beat in punta di piedi.
Riflessione ed ironia, tra un febbrile flusso di coscienza e un sound ammiccante, arriva il debut album di Simone Matteuzzi: Invito per Colazione. Il disco, in uscita per Zebra Sound, presenta il giovane artista, classe 2001, come un personaggio trasversale in una realtà che sembra saper andare in un’unica direzione.