R E C E N S I O N E
Recensione di Andrea Notarangelo
Vi racconto di un sabato pomeriggio della mia adolescenza. Non è importante quale, non si tratta di uno in particolare. Provo a darvi una breve descrizione solo per immaginare la scena. Sei appena uscito dal tuo negozio di dischi di fiducia e mentre ascolti qualche canzone con il walkman, estrai dal sacchetto il cd appena acquistato. Guardi e riguardi la copertina e inizi a chiederti se il tuo investimento sarà ben ripagato. Rimetti disco e scontrino nella busta e cammini per i viali rinfrescati da una pioggia che non c’ha creduto abbastanza e inizi le tue ‘riflessioni dalla strada’. Non so se questa fosse l’intenzione degli Iluiteq, ma vi posso assicurare che la copertina del loro quarto disco è tanto essenziale quanto significativa. Sergio Calzoni e Andrea Bellucci, il duo che ritroviamo dietro a questa ragione sociale, sono due musicisti navigati e che, nella scena ambient italiana hanno già detto la loro attraverso progetti come Red Sector A, Subterranean Source, Orghanon e Colloquio. Li ritroviamo oggi con un disco davvero ispirato che definire di ‘atmosfera’ risulta più che riduttivo.
