R E C E N S I O N E
Recensione di Mario Grella
“Non posso ascoltare musica troppo spesso…” Secondo quanto affermato da Don Campbell, queste parole le pronunciò Lenin e il perché ve lo svelerò alla fine. Nemmeno io posso ascoltare musica troppo spesso nonostante le forti sollecitazioni di James Cook, deus ex-machina di questa bellissima rivista on line alla quale mi onoro di collaborare e cerco quindi di prendere la musica a piccole dosi, o almeno a dosi moderate. Lo faccio perché temo molto l’effetto assuefazione; mi piace ascoltare la musica con attenzione e con concentrazione, senza dedicarmi ad altro. Magari al buio e con le cuffie sulle orecchie per consentire quell’effetto-straniamento che è fondamentale per un buon ascolto. Tutta questa introduzione, per giustificare il fatto che metto mano solo ora al commento sul secondo lavoro di Lina Allemano (Bloop) Proof, edito anch’esso da Lumo Records e uscito qualche giorno fa, insieme al già commentato Vegetables. “Bloop Proof” in lingua inglese significa a prova di sbavatura ed è così, senza sbavature che si presenta questo straordinario, lungo, ininterrotto dialogo-confronto tra la tromba di Lina Allemano e i lunari (ma anche terreni), effetti elettronici di Mike Smith.
