L I V E – R E P O R T
Articolo di Angela Todaro
Dopo un lungo periodo di assenza dai palchi, a causa delle restrizioni date dal covid, finalmente torna a Torino la poliedrica cantautrice di origine siciliana Levante. A far da cornice per la terza data ufficiale del tour estivo, dal titolo Dall’alba al Tramonto Live, è la splendida palazzina di caccia di Stupinigi, che si accende di luci e colori per ospitare l’ormai nota manifestazione Stupinigi Sonic Park. A differenza delle scorse stagioni la manifestazione si è svolta non più nel parco ma nel Cortile d’Onore, allestito con mille posti a sedere distanziati tra loro, nel rispetto delle norme vigenti. Il titolo del tour prende il nome proprio dal primo singolo, lanciato dalla cantante su tutte le piattaforme digitali per promuovere il suo ultimo lavoro.
Sono le 21 quando dal salone centrale, vestita in look anni 60 ed accolta da un fragoroso applauso di benvenuto, entra la protagonista della scena intonando Gesù Cristo sono io.
Due ore intrise di semplicità, energia e abilità nel tenere alta l’attenzione degli spettatori, in visibilio per la scaletta che costella la sua intera carriera musicale, passando da Alfonso all’ultimo brano presentato a Sanremo Tikibombom.

“Correva l’anno 2013…” Si è raccontata così, tramite i suoi testi e parlando di quanto sia stata dura, lunga e necessaria la gavetta prima di riuscire ad emergere proprio con Alfonso e conquistarsi una fetta di notorietà, che le ha permesso di condividere il suo modo di essere.
Parla di quando ancora apriva con alcuni dei suoi pezzi i concerti di Max Gazzè e di come questo sia stato essenziale per la sua formazione. Il brano era… Duri come me.
Su Lo Stretto Necessario dalla platea appare uno striscione con scritto “dalle campagne in fiamme e dalle facciate mai finite qui insieme a te from Palagonia” la sua cittadina natale siciliana.
Prima di uscire di scena presenta la band: Eugenio Odasso alle tastiere e alla chitarra, Alex Sanfilippo alla batteria, Alessandro Orefice alle tastiere e macchine, Matteo Giai al basso e Lorenza Giusiano ai cori.
Si potrebbe fare una recensione di ogni canzone in scaletta, descrivendo gli sguardi rapiti e coinvolti del pubblico, ma sarebbe superfluo, basta dire che è stato come un abbraccio: L’abbraccio di un’amica che rivedi dopo tanto tempo, sempre capace di portarti buon umore e affetto. Ecco levante è così, ti abbraccia ti conforta e ti dice che andrà tutto per il meglio.








Foto © Stupinigi Sonic Park
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