R E C E N S I O N E
Recensione di Elena Colombo
Are we still in? Questa è la domanda che si pone Stefano De Stefano, in arte An Early Bird, e che dà il titolo al suo nuovo album. Quanto siamo “dentro” le cose che contano davvero per noi? Fino a che punto ne siamo coinvolti, e quanto la frenesia del mondo odierno rischia di farci perdere questa connessione? Forse una risposta univoca non la si può trovare, ma questo nuovo progetto musicale ci dà qualche suggerimento.
Are we still in? è il quarto album in studio di An Early Bird, solista attivo dal 2017, dopo l’esperienza decennale con la band Pipers. Rilasciato a dicembre 2022, il disco dura circa trenta minuti e si caratterizza soprattutto per lo spirito internazionale. Ben quattro brani, infatti, sono frutto della collaborazione con artisti di varie nazioni, ovvero Her Skin (italiana), Agnes Milewski (austriaca), Marti West (inglese) e Meadows (svedese).

L’immagine di copertina segna un ritorno alle origini: lo stile ricorda infatti quello della copertina del primo album da solista, “Of ghosts and marvels”. Vediamo in primo piano un ritratto di Stefano, il cui sguardo è riflessivo, mentre sullo sfondo cupo si stagliano tronchi di betulle bianche.
L’interrogativo Are We Still In? ritorna anche nel titolo del secondo dei nove brani che compongono il disco. È una canzone melodica, ritmata, guidata dal suono di una chitarra e qualche semplice accordo di pianoforte. La voce delicata, talvolta soffusa, di An Early Bird ci invita a domandarci se siamo davvero connessi a ciò che conta di più nella vita, come le persone che amiamo, ma anche i nostri sogni e le nostre aspettative.
Forse per non lasciarci travolgere dalla rapidità del mondo odierno dovremmo alzarci e reagire, come sembra suggerire Wake Up, Wake Up, il brano che trovo più accattivante, per la sonorità folk e l’energia che riesce a trasmettere. È un invito a prendere parte a questa vita, a non tirarsi indietro di fronte alle sfide e alle difficoltà. La vitalità della canzone sembra invitarci a danzare insieme, accompagnati dal vivace suono dell’armonica e dalla voce delicata di Agnes Milewski.
Anche Tip Toe Walk ci stimola a muoverci, ma con più leggiadria. La voce sussurrata di An Early Bird e l’incipit delicato, ma deciso, stimolano a mettersi in cammino in punta di piedi. Questa canzone, quasi una ballata, sembra voler dare conforto all’ascoltatore, ripetendo più volte “tomorrow will be better”.
In verità, è l’intero album ad essere caratterizzato da un tono rassicurante e confortante, sia per le voci leggere, sia per la ritmicità semplice e allo stesso tempo stimolante. Il brano conclusivo, Fading Into Day, conferma questa tendenza, con una tonalità un po’ malinconica, ma piacevole e tranquillizzante.
Tracklist:
01. Huge (ft. Meadows)
02. Are We Still In?
03. Wake Up, Wake Up (ft. Agnes Milewski)
04. Little Wild Heart
05. Tip Toe Walk
06. Last Song Of The Year
07. Lights Off (ft. Marti West)
08. Colours
09. Fading Into Day (ft. Her Skin)
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