The Mirror – visioni allo specchio di Christian Di Martino
Il caro odiato e criticato Von Trier per me è uno dei pochi registi-artisti che ci siano in circolazione.
Credo che The House that Jack Built sia il suo lavoro più intimo e maturo.
La catabasi oscura e profonda nella mente di un serial killer.
Ma non è solo questo, è qualcosa di molto più grande, il regista danese si proietta nel suo film, sradicandosi da se stesso e guardandosi dall’esterno.
Ma c’è di più, ha raggiunto talmente consapevolezza di se stesso che riesce anche a creare una figura che fa vacillare le sue idee, rappresentata da Verge.
Nasce così una lunga confessione di Jack a Verge, dove in pratica Von Trier porta all’eccesso la sua figura e si racconta. Una sorta di seduta psicologica.