R E C E N S I O N E
Recensione di Mario Grella
Thomas Sankara, fu un leader rivoluzionario dello stato del Burkina Faso, ma per estensione fu leader di tutta l’Africa Occidentale. Le parole che pronunciò davanti all’Assemblea della Nazioni Unite, il 4 ottobre 1984, passarono alla storia: “Non pretendo qui di affermare dottrine. Non sono un messia né un profeta; non posseggo verità. I miei obiettivi sono due: in primo luogo, parlare in nome del mio popolo, il popolo del Burkina Faso, con parole semplici, con il linguaggio dei fatti e della chiarezza; e poi, arrivare ad esprimere, a modo mio, la parola del grande popolo dei diseredati, di coloro che appartengono a quel mondo che viene sprezzantemente chiamato Terzo mondo“. Sankara, poneva l’accento su un tema sotto gli occhi di tutti, ma sempre volutamente ignorato, quello della diseguaglianza tra il nord e il sud del mondo e non solo. L’enorme ed incolmabile debito dei paesi africani aveva, secondo Thomas Sankara, una origine precisa: il colonialismo, poiché i creditori, sono gli stessi colonizzatori, in un cortocircuito tanto tragico, quanto evidente.
