Note di merito per album passati distrattamente in secondo piano, ma meritevoli di un loro piccolo spazio. Nell’impossibilità di raccontare tutto ciò che viene prodotto, una selezione di dischi con confronti senza vincitori, né punteggi; ma con la presunzione di restituire una sensazione il più immediata possibile, attraverso un’analisi che va oltre le solite stellette.
Articolo di Giovanni Carfì
Shijo-X
Nascono nel 2009 come duo, composto da Davide Verticelli (piano, synth) e Laura Sinigaglia (voce). Successivamente per poter trasferire sul palco i loro primi lavori di studio, aggiungono alla line-up, basso e batteria, arrivando così al terzo lavoro; su una base ricca di tempi dispari e apparentemente precaria, voci fluide e melodie stranianti si susseguono alla ricerca di un equilibrio instabile e così contraddittorio.
Dopo un esordio che li ha portati alla realizzazione di un primo album, li ritroviamo a distanza di cinque anni con il nuovo lavoro, anche se ufficialmente è un Ep. Il titolo rubato alla tradizione Inca, rappresenta il groviglio di collaborazioni e idee dietro a questa loro nuova veste; l’aggiunta di chitarra e violino crea un nuovo sound, legato inoltre ad un progetto audiovisivo, dove il disco ne è solo la rappresentazione sonora.
Progetto elettronico Torinese, dietro il quale trovano espressione tre musicisti di diversa estrazione. Un lavoro che vuole trovare un incontro tra il calore degli strumenti acustici, e il minimalismo dell’elettronica, anche se la seconda realtà, prevale sulla prima. Quattro tracce in cui, a partire dal titolo, vi è un lavoro di ricerca storico mitologico non indifferente, sonorizzato e idealizzato attraverso i suoni.
Una piccola cittadina umbra, due fratelli affascinati dalla cultura “cyberpunk” e un pizzico di psichedelia che non guasta mai. Formazione molto fresca che ci porta in un mondo alla deriva, in mano ad una società artificiale, dove l’essere umano è ormai annichilito e con un’identità scarna e fragile. Aggiungete un basso, una batteria, un po’ di musica d’oltre Manica, tanto cara alle nuove generazioni, e preparatevi per il viaggio.
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