R E C E N S I O N E
Recensione di Olivia Gazzarrini
Il nome d’arte scelto da Marco Jacopo Bianchi è di per sé un atto folle e poetico che attira ed incuriosisce prima dell’estetica, del suono, del fenomeno musicale che Cosmo incarna. A tre anni di distanza da La terza estate dell’amore esce il suo ultimo lavoro in studio Sulle ali del cavallo bianco, titolo incommentabile perché ci piace la citazione e l’omaggio a uno dei suoi dichiarati artisti di riferimento. Pubblicato il 15 Marzo per Columbia Records/Sony Music Italy e 42Records è coprodotto e suonato insieme al musicista e produttore Alessio Natalizia, più conosciuto nei circuiti internazionali underground con lo pseudonimo Not Waving. L’album è composto da undici tracce di cui nove inediti sommati ai due brani usciti nei mesi scorsi per anticipare il progetto, Troppo forte e Sulle ali del cavallo bianco, la title track. Il terzo singolo estratto è L’abbraccio, scelta come manifesto del disco tra esaltazioni di chitarre e suoni più lirici, “il pezzo che ci ha più scioccati per il risultato, che ci ha più emozionati” – racconta l’artista di Ivrea.