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42 Records

Cosmo – Sulle Ali del Cavallo Bianco (Columbia Records / Sony Music Italy, 2024)

R E C E N S I O N E


Recensione di Olivia Gazzarrini

Il nome d’arte scelto da Marco Jacopo Bianchi è di per sé un atto folle e poetico che attira ed incuriosisce prima dell’estetica, del suono, del fenomeno musicale che Cosmo incarna. A tre anni di distanza da La terza estate dell’amore esce il suo ultimo lavoro in studio Sulle ali del cavallo bianco, titolo  incommentabile perché ci piace la citazione e l’omaggio a uno dei suoi dichiarati artisti di riferimento. Pubblicato il 15 Marzo per Columbia Records/Sony Music Italy e 42Records è coprodotto e suonato insieme al musicista e produttore Alessio Natalizia, più conosciuto nei circuiti internazionali underground con lo pseudonimo Not Waving. L’album è composto da undici tracce di cui nove inediti sommati ai due brani usciti nei mesi scorsi per anticipare il progetto, Troppo forte e Sulle ali del cavallo bianco, la title track. Il terzo singolo estratto è L’abbraccio, scelta come manifesto del disco tra esaltazioni di chitarre e suoni più lirici, “il pezzo che ci ha più scioccati per il risultato, che ci ha più emozionati” – racconta l’artista di Ivrea

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Any Other – stillness, stop: you have a right to remember (42 Records, 2024)

R E C E N S I O N E


Recensione di Lucia Dallabona

Con il nome d’arte Any Other (qualsiasi altro/a) che mi ha subito attratta, Adele Altro (così si chiama all’anagrafe) identifica il suo progetto in cui dà libero “sfogo” alla voglia di scrivere canzoni in inglese.

Classe 1994, autrice, cantante, polistrumentista e produttrice con base a Milano, nonostante la giovane età ha all’attivo una lunga esperienza musicale anche al di fuori del circuito nazionale; all’estero, infatti, ha suonato in oltre 200 concerti, sul palco di festival del calibro del Primavera Sound di Barcellona e The Great Escape di Brighton, ed è arrivata ad esibirsi fin nel Sud Est Asiatico e in Giappone.

A sei anni di distanza dal secondo disco esce oggi, per 42 Records, stillness, stop: you have a right to remember. Fin dal primo ascolto, ognuna delle otto canzoni che lo compongono è entrata di diritto nelle mie preferenze, qualcosa che accade molto di rado. Ho provato immediato il desiderio di immergermi a ripetizione in un viaggio musicale e di crescita personale; con sorpresa ed emozione vi ho riconosciuto tante parti di me.

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Enrico Gabrielli – Le Canzonine (42 Records, 2023)

R E C E N S I O N E


Recensione di Arianna Mancini

Non è mai troppo tardi per risvegliare la propria bambina interiore e ritrovarsi al cospetto di Fata Meraviglia, quel magico spazio sensoriale fatto di curiosità, scoperta, gioco e incanto tipico dei bambini. Questa splendida occasione è giunta come un regalo inaspettato grazie al poliedrico e versatile ingegno del Maestro Enrico Gabrielli.

Così come il senso di meraviglia non conosce tempi di scadenza, altresì non è mai troppo tardi per dedicare pensieri accorati ad un album uscito la scorsa primavera. Solo ora che finalmente custodisco l’amorevole e prezioso insieme che compone il supporto fisico, ho tempo per dedicargli spazio e vengo rapita da quella parte di me bambina pur restando “adulta”. Che strano tipo di sdoppiamento suscita questo lavoro, una vera alchimia. L’eclettismo ed il talento di Enrico (Der Maurer o Enro Winston, per chi conosce alcune delle sue molteplici incarnazioni) hanno trovato ancora modo di palesarsi in maniera inequivocabile e vivida.

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Tutti Fenomeni – Privilegio Raro (42 Records / Epic Records Italy, 2022)

R E C E N S I O N E


Recensione di Giovanni Tamburino

Anche solo partorire l’idea di recensire, spiegare o persino comprendere la produzione di Giorgio Quarzo Guarascio, al secolo Tutti Fenomeni, richiede quella nemmeno troppo velata ironia verso il mondo e – forse soprattutto – se stessi che si potrebbe definire l’unica e sola cifra stilistica della produzione del celebre affiliato della Tauro Gang.
Scostante, annoiato, eccentrico, eclettico. Tutte e nessuna di queste definizioni si possono affibbiare al nuovo prodigio della musica italiana, sotto la bandiera dell’iconica 42 Records e la guida di un altro grande rivoluzionario del pop nostrano: Niccolò Contessa, aka I Cani.
Questo lungo preambolo ha probabilmente come principale scopo quello di una candida ammissione: non si può fare. Non si può pretendere di esaurire in una spiegazione qualcosa che ha come scopo proprio quello di fuggire da qualsivoglia classificazione o etichetta.
Ancora una volta, dopo l’incredibile successo di Merce Funebre, Tutti Fenomeni si prende gioco delle definizioni con Privilegio Raro, uscito per 42 Records e Epic Records Italy il 6 maggio scorso.

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Massimo Volume: Siamo antichi, siamo contemporanei [l’intervista]

I N T E R V I S T A


Articolo di Luca Franceschini

Il nuotatore, uscito a febbraio, a sei anni di distanza da Aspettando i barbari, è il più bel disco dei Massimo Volume? Può darsi, nella misura in cui il gruppo bolognese ha sempre seguito un percorso di avvicinamento progressivo al cuore del proprio messaggio, alla perfetta sintesi tra urgenza comunicativa e padronanza dei propri mezzi espressivi. Soprattutto la lunga pausa che si sono presi all’indomani del controverso (quello sì) Club Privé, pare aver giovato parecchio. Nel momento della reunion, che ormai risale a dieci anni fa, il gruppo si è ritrovato coeso e affamato, senza nessuna intenzione di rievocare nostalgicamente il passato ma con una voglia pazza di scrivere un nuovo capitolo della propria storia.

La conseguenza è che i dischi prodotti dal 2010 in avanti, fatto salvo lo status che ha ormai assunto il trittico d’esordio composto da Stanze, Lungo i bordi e Da qui, possono essere tranquillamente considerati come i più maturi e consapevoli della loro carriera. Materiale per cui l’espressione “uno più bello dell’altro” andrebbe davvero presa alla lettera. Non fa eccezione Il nuotatore, che colma un vuoto che stava ormai durando troppo a lungo, che li vede ritornare in formazione a tre, dopo l’abbandono del secondo chitarrista Stefano Pilia, e che segna il loro ingresso nel roster della 42Records (Cosmo, Colapesce, Any Other) dopo che i due precedenti lavori erano usciti per La Tempesta.

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Massimo Volume – Il Nuotatore (42 Records, 2019)

R E C E N S I O N E


Articolo di Cinzia D’Agostino

Mi è capitato di chiedermi come mai, quando esce un disco dei Massimo Volume, tutti indistintamente si trovano d’accordo, esprimendo giudizi entusiastici, di pura meraviglia e stima. Eppure sono gli unici che non hanno mai fatto una svolta di stile, nessun cambio di orizzonte, e sono gli unici nella scena del sottosuolo italiano che non vengono criticati per questo. Mantenere la propria integrità, fedeli a se stessi e, ciononostante, non sbagliare un colpo, mai.

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Giardini di Mirò – Different times (42 Records, 2018)

Recensione di Claudia Losini

Ci sono canzoni che non hanno tempo, canzoni che non possono essere spiegate, ma che semplicemente ti entrano dentro e ti accompagnano nel corso della vita. Sono passati più di 20 anni, da quando i Giardini di Mirò hanno cominciato a comporre musica, con l’uscita del primo disco “Rise and Fall of Academic Drifting” nel 2001 per la Homesleep Records diventando fin da subito il nome più importante della scena post-rock italiana.
Oggi i tempi sono cambiati.
Ma, fortunatamente, il suono dei Giardini di Mirò no.

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Colapesce – Infedele (42 Records/Believe, 2017)

Articolo di Simone Nicastro

Per una volta vorrei cambiare le carte in tavola e, per parlarvi di questo album, tralasciare i dettagli su chi è l’artista, cosa ha fatto precedentemente e l’area musicale in cui si muove. Per quello bastano pochi e veloci click: avrete tutte le informazioni e ogni tipo di giudizio espresso finora.
Ho deciso di muovermi in questo modo perché “Infedele”, l’album di cui vi parlerò, rappresenta per il sottoscritto l’opera giusta al momento giusto, quel tipo di lavoro che in qualche modo si ha il presentimento di cosa potrebbe valere e che poi si dimostra ancor più “totale” di quanto si immaginasse/sperasse.

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I Cani – Aurora (42 Records, 2016)

I Cani - AURORA

Articolo di Gianluca Porta

Il mordente è ogni sostanza atta a fissare le materie coloranti usate per la tintura di tessuti e pellicce. Insomma, è una cosa piccola che si attacca tenace alla materia prima rendendola pronta per un cambiamento, un rinnovamento e ogni tanto magari anche un miglioramento. In tutto altro ambito semantico, si parla di “avere mordente”, cioè essere aggressivi, persuasivi, in grado di incidere sull’animo degli altri.
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