R E C E N S I O N E
Recensione di Alberto Calandriello
C’è un motivo principale per cui alle soglie dei 50 anni ho deciso di iscrivermi in palestra, 25 anni abbondanti dopo l’ultima volta in cui ci misi piede; un motivo che conta più del necessario dimagrimento e della volontà di rimettermi in forma. Il motivo è la doccia calda dopo l’allenamento. Non per motivi igienici eh, ho il vizio di lavarmi spesso, anche a casa, per carità. Il motivo è che quando entro in doccia dopo aver sudato l’impossibile, la sensazione che l’acqua mi lavi via sudore e soprattutto malumori assortiti è assolutamente impagabile; sto lì qualche minuto, che mi basta per spazzare via le tensioni e le preoccupazioni della giornata lavorativa ed esco dalla palestra stanco morto, ma sereno.
La musica soul mi fa lo stesso effetto. Ogni volta che ascolto uno qualunque dei tanti capolavori di questo genere musicale, arrivo al termine del disco che mi sento meglio, rilassato, a volte addirittura felice. Una sorta di allenamento dell’anima, che poi si conclude con un’onda positiva, che rende te stesso più pulito. Credo dipenda dalla massiccia presenza degli strumenti a fiato, che mi fanno pensare ad un soffio di vento, che con dolcezza e determinazione mi entri dentro e dia una rinfrescata al mio umore.
La notizia che Bruce Springsteen dedicasse un intero album (o è solo il volume 1?) alla sua riconosciuta passione per la musica soul è stata quindi per me una sorpresa emozionante, superata poi dalla scoperta che la scaletta fosse decisamente lontana dalle mie previsioni.