Ricerca

Off Topic

Solo contenuti originali

Tag

Depeche Mode

Algiers @ Biko, Milano – 12 maggio 2022

L I V E – R E P O R T


Articolo e immagini sonore di Stefania D’Egidio

La serata era iniziata proprio male perché arrivata al Biko mi accorgo che, nella fretta, avevo montato un fondo di bottiglia al posto del solito obiettivo e, si sa, nell’atmosfera intima dei club underground le luci devono essere rigorosamente basse: dopo mesi di inattività, penso tra me e me, ci si mette pure la sfiga… Un’oretta di attesa che mi sembra infinita, durante la quale il circolo va riempiendosi piano piano, con gente venuta anche da fuori, a riprova che questa band merita di brutto, non a caso avevo deciso di chiedere l’accredito perché ne ero rimasta folgorata al primo ascolto, per la maestria degli Algiers nel mescolare generi diversi, dall’industrial al punk, fino al free jazz e per la capacità del loro frontman, Franklin James Fischer di scrivere testi incendiari.

Continua a leggere “Algiers @ Biko, Milano – 12 maggio 2022”

Korn – Requiem (Loma Vista Recording, 2022)

R E C E N S I O N E


Recensione di Stefania D’Egidio

Il 4 febbraio esce il quattordicesimo album in studio dei Korn, band di riferimento del genere nu metal, a distanza di due anni dal precedente The Nothing; anticipato dall’uscita di alcuni singoli e dalla presentazione del video di Start The Healing, diretto da Tim Saccenti (in precenza già al lavoro con Depeche Mode). Grazie a filtri di realtà aumentata le immagini del video conducono in un viaggio emotivo, simbolo di morte e rinascita catartiche, in cui luce e oscurità si alternano, come da tradizione Korn. L’album sarà disponibile in diversi formati, digitali e fisici, tra cui un vinile argentato in tiratura limitata di sole 1000 copie.

Continua a leggere “Korn – Requiem (Loma Vista Recording, 2022)”

Crass – Normal Never Was-Revelations-The Remix Compilation (One Little Independent Records, 2022)

R E C E N S I O N E


Recensione di Stefania D’Egidio

In un mondo che gira al contrario, in cui tutti, ma proprio tutti, si sentono in diritto di dire la propria anche su cose di cui non sanno una beata cippa, a volte sento la necessità di un “sano isolamento domiciliare”, con la musica come unica arma di distrazione dalle miserie umane: ed è così che mi capita tra le mani una bizzarra cartella stampa di una raccolta di brani remixati di una band mai sentita, i Crass. Perchè bizzarra? perchè una compilation di quaranta brani, sì avete capito bene, quaranta brani, non l’avevo ancora vista. Comincio ad ascoltare distrattamente e resto subito folgorata, cerco spasmodicamente su wikipedia e scopro che si tratta di un collettivo punk anarchico, nato nel ’77 nell’Essex, famoso per aver coniato lo slogan “DIY” (Do it Yourself). Un gruppetto bello corposo, originariamente formato da nove membri (due chitarristi, tre cantanti, un bassista, un batterista, una disegnatrice grafica e un ingegnere delle luci), tutti viventi all’epoca in una comunità. Mea culpa non averli incrociati prima, anche se per ovvi motivi anagrafici, essendo stati pionieri del genere anarcopunk, e tra i primi a scrivere canzoni contro fascismo, razzismo, sessismo, guerre e sfruttamento, temi, ahimè, ancora attuali. Musica di protesta, ma anche fortemente propositiva, oltre i semplici proclami, fini a se stessi, di gruppi come i Sex Pistols; anarchia non per seguire la moda del momento, ma come vero e proprio modus vivendi.

Continua a leggere “Crass – Normal Never Was-Revelations-The Remix Compilation (One Little Independent Records, 2022)”

Clustersun – Avalanche (Icy Cold Records/Little Cloud Records, 2021)

R E C E N S I O N E


Recensione di Stefania D’Egidio

Punto di riferimento della scena shoegaze italiana, i Clustersun sono tornati il 20 maggio con il loro terzo album, Avalanche, pubblicato da Icy Cold Records (Francia) e Little Cloud Records (U.S.A.), mixato e masterizzato presso lo studio The Soundfield di Londra dall’icona della consolle James Aparicio, noto per aver lavorato con Depeche Mode e Mogwai. Fiducia ben riposta da parte del trio catanese, composto da Marco Chisari (voce e basso), Mario Lo Faro (chitarre) e Andrea Conti (batteria), perché la resa finale è di grande impatto sonoro e non deluderà certo gli amanti del genere. Non è un caso che siano stati scelti da due etichette straniere, vista la loro lunga esperienza di tour internazionali, con diverse date alle spalle sia negli States che in Europa, e la partecipazione a diverse compilation shoegaze, quasi più famosi all’estero che in Italia.

Continua a leggere “Clustersun – Avalanche (Icy Cold Records/Little Cloud Records, 2021)”

The Shape – Morning, Paradiso (LaCantina Records, 2021)

R E C E N S I O N E


Articolo di Stefania D’Egidio

Quando ti occupi di recensioni musicali ti passano sotto mano tanti album, alcuni di artisti strafamosi, altri meno noti, altri ancora di band a te del tutto sconosciute, qualcosa lo ascolti in anteprima, perchè preceduto da un hype consistente, qualcosa, invece, dopo mesi dall’uscita e, spesso, a colpirti sono proprio quei musicisti di cui fino a ieri non sapevi assolutamente nulla. È il caso dell’ultimo lavoro dei The Shape, Morning, Paradiso, band veronese riunitasi dopo una pausa di quasi cinque anni: uscirà il 5 febbraio per l’etichetta LaCantina Records, prodotto e mixato da Martino Cuman dei Non Voglio che Clara. Leggo sul comunicato stampa che per scelta della band l’album non sarà presente su Spotify e già questo fa guadagnare loro cento punti ai miei occhi: chi mi conosce sa quanto odi la smaterializzazione della musica, avvilente per noi appassionati e anche un tantino feticisti, ma soprattutto per gli artisti che ricevono una ridicola remunerazione dalle piattaforme di streaming il che, ahimè, se non riprenderanno al più presto gli eventi live, porterà all’estinzione di tanti gruppi. Ben venga quindi il ritorno dei The Shape su Bandcamp perchè Morning, Paradiso è un lavoro bellissimo, il migliore ascoltato in questo primo mese dell’anno (non me ne vogliano Dave Grohl e soci), un piccolo scrigno contenente dieci gemme preziose a cui dare il giusto valore: complice il ticchettio della pioggia sui miei lucernari, mentre lo ascolto stasera mi pare di sognare. Un album da ascoltare tutto d’un fiato, come ai vecchi tempi, quando aspettavi per mesi l’ultima uscita discografica dei tuoi idoli e, finalmente tra le tue mani, ti rinchiudevi in camera a sentirlo per ore e ore.

Continua a leggere “The Shape – Morning, Paradiso (LaCantina Records, 2021)”

Sascha Lange & Dennis Burmeister – Oltre il muro di Berlino (Goodfellas, 2019)

L E T T U R E


Articolo di Stefania D’Egidio

Se avete voglia di riavvolgere il nastro della vostra vita, vi consiglio di leggere questo libro di Sascha Lange e Dennis Burmeister, in particolare se siete stati fans dei Depeche Mode o avete seguito con passione gli anni del post punk e della new wave. La macchina del tempo vi riporterà nella Germania dei primi anni ’80, nella Berlino divisa dal muro: da un lato la Repubblica Federale, dove la vita scorreva normalmente, come nel resto dell’Occidente, dall’altra la Repubblica Democratica, dove anche le cose più banali sembravano montagne da scalare, per via del pesante apparato burocratico e dei rigidi controlli della Stasi. Sembra quasi impossibile nell’epoca in cui tutto si può ottenere con un semplice click, ma allora reperire un disco dei propri idoli era difficile quasi quanto costruire una bomba atomica in casa, vuoi perché gli artisti internazionali erano guardati con diffidenza dal regime, vuoi per i costi proibitivi. Per acquistare un vinile bisognava recarsi in Ungheria e sborsare una somma equivalente a quella spesa per il viaggio e per tre giorni di vitto e alloggio in albergo, così ognuno si arrangiava come poteva, dal reclutare i parenti che vivevano dall’altra parte del muro, alle copie pirata che circolavano nelle scuole.

Continua a leggere “Sascha Lange & Dennis Burmeister – Oltre il muro di Berlino (Goodfellas, 2019)”

Water puliti anche a mezzanotte in un festival gigante. Uno dei due giorni al Lollapalooza di Parigi

Articolo e immagini sonore di Gloria Marchini

Avete presente il film “Ricomincio da capo” (titolo originale: “Groundhog Day”), in cui Bill Murray, nei panni di Phil Connors, è costretto a rivivere lo stesso giorno, assaporandone gli aspetti positivi e negativi fin che… ok, no spoiler. Semmai guardavelo. Perché ne parlo? Perché mentre la metropolitana parigina mi sta portando rumorosamente alla fermata Boulogne Jean Jaurès, nella mia testa comprare questo film e, per qualche motivo, spero tanto che il giorno che sto incominciando a vivere sia talmente bello da volerlo ripetere. In effetti, è stato così.

Continua a leggere “Water puliti anche a mezzanotte in un festival gigante. Uno dei due giorni al Lollapalooza di Parigi”

Depeche Mode – Live in Berlin (DVD e CD, Venusnote/Columbia 2014)

DepecheMode_DVDBoxCover_lores

Articolo di Luca Franceschini.

Negli anni 80 ci sono stati quattro grandi gruppi che, partiti da quell’autentico fermento creativo del post punk e della new wave, hanno poi fatto un prepotente ingresso nel panorama mainstream, vendendo vagonate di dischi e divenendo popolari anche tra chi bazzica normalmente poco il mercato musicale.
Sto parlando dei R.E.M, degli U2, dei Simple Minds e dei Depeche Mode. Coi primi che si sono sciolti, gli scozzesi divisi tra tour celebrativi, Greatest Hits e un nuovo disco uscito da poco, Bono e compagni sempre più persi in una zona tutta loro fatta di contratti milionari e iniziative umanitarie, gli unici intenzionati a portare avanti un discorso artistico coerente, convinti di avere ancora tante cose nuove da dire, sono proprio i Depeche Mode.

Continua a leggere “Depeche Mode – Live in Berlin (DVD e CD, Venusnote/Columbia 2014)”

Sito web creato con WordPress.com.

Su ↑