C I N E M A


Articolo di Eleonora Montesanti

E’ nelle sale italiane proprio in questi giorni il documentario Diabolik sono io – il mistero che avvolge le origini del mito, diretto da Giancarlo Soldi e prodotto da Anthos Produzioni, Rai Cinema e da Astorina (la storica casa editrice di Diabolik).

Diabolik sono io ricostruisce a metà tra realtà e finzione la misteriosa vicenda della scomparsa del disegnatore del primo albo di Diabolik, Angelo Zircone. Soprannominato “il tedesco” per la carnagione chiara, i capelli biondi e l’insolita usanza di indossare i calzini con i sandali, di lui si sa soltanto che dopo aver consegnato alla redazione le tavole de Il Re del Terrore, il primo numero di Diabolik pubblicato nel novembre del 1962, sparì senza lasciare recapiti. Sembrava essersi volatilizzato.

Nel 1982, in occasione del ventennale della testata, Angela e Luciana Giussani – le sorelle ideatrici e creatrici del fumetto – assodarono persino un investigatore, ma il misterioso disegnatore si era come dissolto nel nulla e non fu mai più ritrovato.

Partendo da questa vicenda, il documentario immagina di tratteggiare un’identikit quanto più accurata del Re del Terrore, avvalendosi di una galleria di testimoni dell’Olimpo del Fumetto: Milo Manara, Mario Gomboli, Tito Faraci; di esperti del noir come Carlo Lucarelli e Andrea Carlo Cappi e di registi visionari come i Manetti Bros. Anche se, a fare da fil rouge della narrazione, saranno ancora una volta loro, le Sorelle Giussani, grazie a un’intervista inedita riemersa dalle Teche Rai.

Il film farà impazzire tutti gli appassionati di Diabolik e della sua compagna Eva Kant, ma è molto interessante anche per chi del fumetto sa poco o niente, poiché il mistero che avvolge la sua creazione è una vicenda senza dubbio appassionante.

Diabolik sono io è distribuito da Nexo Digital, nei cinema qui elencati (www.nexodigital.it) dall’11 al 13 marzo.