R E C E N S I O N E
Articolo di Claudia Losini
Il luogo dove si nasce e si trascorre parte della propria vita è di solito fonte di mille contraddizioni emozionali: lo si ama e lo si odia, lo si abbandona per poi provare nostalgia quando si torna. È quel luogo che, per quanto non lo si senta più proprio, è parte di noi stessi e imprescindibile da ciò che siamo. Le radici, si diceva nella Grande Bellezza, sono molto importanti. E sono le radici, quelle che cerca Giulio Fonseca, Go Dugong, in TRNT, un ep che omaggia la sua terra natìa: Taranto, per l’appunto.
Ma qui si va oltre il semplice concetto di terra natale. Go Dugong va alla ricerca di quei suoni tradizionali che caratterizzano la Puglia, le tarante e la pizzica, nate per curare quelle persone, in particolare le donne, che si riteneva fossero state punte da qualche ragno che le rendeva isteriche. Al di là di tutte le credenze popolari e degli studi su ciò che era considerata “l’isteria della donna”, quello che rimane impresso della pizzica – a quanto pare nata proprio nella città pugliese – è il ritmo ossessivo dei tamburelli, assimilabile, come Giulio stesso afferma, in un certo senso a quelle casse compulsive che accompagnano la techno.
È qui che la ricerca di Go Dugong si sofferma: la musica da sempre ha un potere curativo, che sia per presunte malattie portate da insetti inventati, che sia per scacciare i demoni e i malesseri interiori. Oggi come allora ci lasciamo trasportare in uno stato di trance dai beat elettronici, per dimenticare, esorcizzare, guarire.
E così TRNT – un’esplorazione in quattro brani dei quartieri più problematici di Taranto – riprendendo ricordi, fotografie (bellissime le immagini che hanno accompagnato i brani, tutte fotografie familiari di tempi perduti), creando un ponte tra suoni internazionali e tradizione popolare, diventa un mezzo per affrontare un passato contraddittorio, sia italiano e personale, per tornare in quel luogo tanto amato e rifiutato e, finalmente, poterlo lasciare andare.
Tracklist:
01. Salinella
02. Tamburi
03. Ilva
04. Lama
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