I N T E R V I S T A
Articolo di James Cook
La storia di An Early Bird è iniziata circa tre anni fa, quando Stefano De Stefano ha intrapreso la carriera solista, dopo aver archiviato l’esperienza con i Pipers. Il suo songwriting raffinato, che si muove nel territorio di un alt folk intimista, ci ha portato in diverse occasioni a segnalare le sue produzioni. Dopo due dischi, un ep e qualche singolo, sempre contraddistinti da una scrittura poetica intimista e ricca di grazia, ha pubblicato in questi giorni una nuova canzone – Holding Onto Hope – secondo singolo per l’etichetta indipendente berlinese Greywood Records. Il brano, contraddistinto da una certa malinconia di fondo stemperata da un’indole personale immancabilmente dolce e raffinata, è supportato da un video particolarmente accattivante, che ha per protagonista un irresistibile felino bianco.
Abbiamo fatto a Stefano qualche domanda per approfondire…
La canzone parla di speranza, lo si intuisce già dal titolo. La scrittura è stata condizionata dai recenti periodi di confinamento forzato o ti riferisci ad altro?
La canzone è nata prima dell’arrivo del Covid ma penso che la speranza come tema sia qualcosa che attraverserà sempre la nostra esistenza perché fa parte proprio del nostro DNA di vita. La speranza in quanto tale è praticamente il principale driver che ci fa alzare la mattina.La canzone è nata prima dell’arrivo del Covid ma penso che la speranza come tema sia qualcosa che attraverserà sempre la nostra esistenza perché fa parte proprio del nostro DNA di vita. La speranza in quanto tale è praticamente il principale driver che ci fa alzare la mattina.
La presentazione del video recita: “I gatti sono giocatori d’azzardo. Vagabondi, combina guai. Una sorta di speranza selvaggia è il motore delle loro vite. In qualche modo e a volte, siamo tutti gatti. Ho sempre voluto rappresentare la mia vita dal loro punto di vista”. Vuoi quindi suggerirci che dovremmo imparare da loro?
Certamente. Non è vero che i gatti sono animali egoisti ed egocentrici (e se lo fossero sarebbero esattamente come noi esseri umani). I gatti vanno al sodo, affrontano le cose, si lanciano nelle situazioni e non hanno paura di mostrare il proprio bisogno di affetto. Devo aggiungere altro?

Il video è molto accattivante, con un protagonista uno splendido micione bianco ripreso con grande amore dei dettagli mentre, in un susseguirsi di movenze accattivanti, perlustra il suo territorio casalingo. Vuoi parlarci di lui, di come hai avuto l’idea e di com’è stato svilupparla?
Non lo conosco ma mi ha affascinato il fatto che avesse gli occhi di due colori diversi come Bowie, che ho riscoperto in dosi massicce di recente. L’ho preso come un segnale e così mi sono cimentato nel montaggio del video avendo fatto ricerca e trovato del materiale interessante da trasformare in una storia visiva. I miei gatti sono e saranno in ogni caso sempre i più belli!
Questo è il secondo singolo che pubblichi per l’etichetta Greywood Records. È sempre stato chiaro che il tuo songwriting non ha confini e da quest’anno ne abbiamo per così dire la “certificazione”. Vuoi raccontarci come sei “arrivato a Berlino” e di Fishes In The Ocean, che ha ricevuto buoni riscontri sia in Inghilterra che negli Stati Uniti…
Berlino è la città che più amo in Europa e ci sono stato diverse volte in tour quindi per me è stata un’evoluzione naturale. Poi GreywoodRecords è il publisher del mio secondo album uscito lo scorso ottobre: ci seguiamo da un po’ di tempo a vicenda così quando ho avuto pronto il master l’ho mandato a loro che hanno ascoltato e fatto un’offerta. L’ho accettata e sono felice di iniziare un po’ daccapo: se consideri che avere un distributore digitale nuovo significa ripartire un po’ da zero in termini di placement è un po’ una sfida ma con il vecchio disco ho ottenuto buoni risultati su Spotify riguardo le playlist, anche se tutte italiane. Scrivendo in inglese ho deciso di mettermi ancora di più in gioco, sarà più dura ma qualsiasi piccolo grande risultato per me sarà importante doppiamente. Fishes In The Ocean è stato il primo sassolino lanciato in questo nuovo mare: al momento navigo a vista ma sono sicuro di trovare presto delle rive confortevoli.
Stefano ha anche realizzato un’esclusiva home session del brano. In versione intima, chitarra e voce, arriva già limpida la sua capacità di toccare con leggerezza le corde del cuore…
Rispondi