L I V E – R E P O R T


Articolo e immagini sonore di Stefania D’Egidio

La città di Pineto ci ha abituato da anni a grandi concerti estivi, nella magnifica cornice del Parco della Pace, e anche nell’anno della rinascita non poteva che essere altrimenti, con un calendario che offre nomi importanti della discografia italiana. Il concerto più appetibile ai cuori rock per la rassegna 2021 è La Teatrale Summer Tour con cui i Negrita festeggiano i 25 anni di carriera, ad esser pignoli 27, dati i rinvii legati alla situazione di emergenza. Evento annunciato come sold out e prima volta che riesco a vedere il gruppo aretino da quel lontano 1993 che li ha portati all’attenzione del grande pubblico per le linee chitarristiche ricche e vibranti e i testi penetranti. Difficili da catalogare in un preciso genere musicale, infatti non solo rock nelle loro canzoni, ma anche ritmiche funk, punk, blues, reggae e melodie dal sapore ispanico, frutto anche delle esperienze fatte all’estero, con concerti in giro per il mondo e puntate anche oltre oceano. Questo tour, pertanto, vuole ripercorrere le tappe miliari della loro lunga carriera, proponendo le canzoni storiche in una veste tutta rinnovata. Il momento, lo sappiamo tutti, impone regole rigide, con il pubblico seduto, a distanza dal palco, ma nonostante questo e il venticello fresco che sferza su Pineto, si ha fin dall’inizio la sensazione di una serata calda, intima, come se ci si ritrovasse a cena con amici di vecchia data per suonare la chitarra davanti a un bicchiere di buon vino. La voce calda di Pau, fa tutto il resto; pronti e via, si parte con lo show alle 21.30, sul palco oltre a Pau, Drigo e Mac, rispettivamente alla chitarra solista e ritmica, anche Giacomo Rossetti al basso, Guglielmo Gagliano al piano e tastiere, Cristiano Dalla Pellegrina alla batteria e, ciliegina sulla torta, la presenza come ospite di Federico Poggipollini.

Il rapporto dei Negrita con l’Abruzzo è iniziato anni fa, quando scelsero il suggestivo paesaggio di Campo Imperatore per girare il videoclip di La tua canzone, tra i primi brani a esser proposti in scaletta, insieme a Il gioco e Dannato vivere, il resto è tutto un susseguirsi di emozioni, con Non torneranno più, inno alla vita ispirato dalla perdita improvvisa di un caro amico e, al contempo, riflessione sulla gioventù e sugli errori commessi. Si prosegue sempre in bilico tra dolce e amaro con le successive Brucerò per te, Greta, In ogni atomo, Il libro in una mano, la bomba nell’altra perché i Negrita sono anche questo, testi profondi su musiche scanzonate. Mano a mano che le note scorrono si ha la sensazione di essere partiti per un viaggio, con Hemingway, omaggio allo scrittore, ma in generale a tutta la letteratura che ha ispirato il trio di Arezzo, Malavida En Bs.As., che non so perché, ma forse per l’allegria che infonde, mi ricorda sempre la scena più nota de Gli Aristogatti, e Che rumore fa la felicità, la mia preferita.

Se le chitarre acustiche sembrano dominare la prima parte del concerto, donando un tocco di calore alla serata, con Pau nella doppia veste di mattatore/intrattenitore, nella seconda parte si insinuano prepotentemente sonorità più elettriche con Drigo che inizia a scalciare con le sue corde e in Cambio si toglie lo sfizio di un duello blues all’ultima nota con Capitan Fede. La parte finale di uno show è sempre quella in cui si calano gli assi, di solito i successi più grandi di una band, e quindi eccoci serviti Lasciami dormire, Radio Conga, Un giorno di ordinaria magia e l’adrenalinica Mama Maè, mescolata abilmente con While My Guitar Gently Weeps, colonna sonora di Così è la vita di Aldo, Giovanni e Giacomo.

Siccome “il mondo va più veloce di noi”, tanto per citare un loro brano, il finale arriva ineluttabilmente con Ho imparato a sognare, Rotolando verso sud e Gioia Infinita. Tirando le somme due ore abbondanti di grandi emozioni, non è facile fare rock in italiano, loro tra i pochi gruppi che ci sono riusciti, attraversando quasi tre decenni senza perdere lo smalto iniziale e con un asso nella manica in più, rispetto agli altri artisti emersi nei primi anni ’90: saper abbracciare altri generi musicali senza allontanarsi troppo dalle proprie origini. La Teatrale Summer Tour proseguirà in giro per l’Italia con le seguenti date:

10 agosto – Follonica
11 agosto – Forte dei Marmi
16 agosto – Zafferana Etnea
20 agosto – Cerveteri
22 agosto – Castagnole delle Lanze