R E C E N S I O N E
Recensione di Aldo Pedron
Ron LaSalle è nato a Niagara Falls, quindi è di origini newyorkesi, ma in seguito trasferitosi a Toronto, Canada e poi nel sud di Nashville. A livello discografico, Ron ci ha abituato a lunghi silenzi.
Un periodo in realtà in cui lo si è visto in America on the road, con la band, ma spesso più da solo suonando dal vivo in ogni situazione possibile. Una necessità artistica e di sopravvivenza, per far conoscere la sua musica, ma anche per scacciare le delusioni personali, passando attraverso un divorzio davvero molto difficile, che lo hanno lasciato solo e perduto agli incroci di Nashville.
Ron Lasalle appartiene di diritto alla migliore specie di outsiders del rock’n’roll: la sua voce black e il suo impasto di southern soul, blues e roots rock sono un piatto da non lasciarsi sfuggire.
Spesso definito o chiamato The Bohemian Blues Man per il suo eclettico modo di scrivere ballate poetiche e di grande cuore, una onestà musicale e una voce resa ruvida dal tabacco alla Tom Waits.