R E C E N S I O N E


Recensione di Roberto Bianchi

Michele Anelli non è un pivello, suona e scrive da più di trent’anni, è stato la voce dei Groovers oltre che il fondatore degli Stolen Cars; aggiungo che è soprattutto una persona splendida, con una sensibilità fuori dal comune. Il suo quarto disco solista, Sotto il Cielo Di Memphis, è un perfetto connubio tra apparenza e sostanza. Apparenza perché il packaging è sopraffino: Il prodotto, a tiratura limitata, contiene il disco in Vinile con copertina pieghevole, un 45 giri registrato al Fame Recording Studio di Muscle Shoal in Alabama e un CD, arricchito da cinque tracce aggiuntive. La grafica è curata e accattivante, un gioiello tutto da gustare. Sostanza per il semplice fatto che Mick è molto bravo a scrivere canzoni, coniugando melodie accattivanti con parole intelligenti; se questo non bastasse con lui hanno lavorato musicisti di classe cristallina che hanno avvolto le canzoni con un sound intenso e molto diretto.

Il Vinile

Le otto tracce del vinile sono figlie legittime del pensiero espresso da Michele Anelli: racconti intimi, introspettivi, ricchi di emozioni e ricordi, permeati da qualche momento di lieve nostalgia, ma contornati da un alone di gioia. La musica è asciutta, diretta, senza orpelli o manipolazioni. Il disco è stato registrato con i fidi Goosebumps Bros., ovvero Cesare Nolli alle chitarre, Paolo Legramandi al basso e Nik Taccori alla batteria. In seguito sono state aggiunte le tastiere di Andrea Lentullo, la bella voce di Elisa Begni e la chitarra elettrica di Elia Anelli.

Penso che esistano, nel corso degli anni, uno o più viaggi che ci attendono, non conosciamo il tempo e il modo in cui si manifesteranno, Sotto Il Cielo Di Memphis racchiude uno di questi viaggi iniziato un giorno di settembre 1989, con la voce gospel di Elvis Presley, verso una strada libera da percorrere, in cui le storie avessero il sapore del rock’n’roll”. (Michele Anelli)

A Memphis sono nate le giuste suggestioni, gli stimoli che hanno elevato la creatività dell’artista, portandolo alla scrittura delle nuove, e bellissime, canzoni!

Con queste premesse mi accingo a mettere sul piatto il lato “A”.

La traccia 1, Appunti, inizia con un riff tagliente sostenuto dalla precisa ritmica e dalle riuscite armonie. La voce di Michele è convincente, flessibile e ben modulata. Un sound senza tempo, e senza confini, che rende evidente uno stile personale, figlio legittimo di un’evidente maturità espressiva. Bellissimo il testo che riassume le tematiche del disco: “Sotto il cielo di Memphis, nel nome di Elvis, con te che in punta di piedi arrivi giusta alle mie labbra”. Quello Che Ho ci riporta alla fine degli anni sessanta: l’organo di Andrea Lentullo richiama il sound di Ray Manzarek, i controcanti della bravissima Elisa Begni confermano l’impronta volutamente retrò della canzone. Un’amorevole e sentita poesia: “Tutto quello che ho è un pezzo di carta con le mie parole e le mani sporche di vernice perché ho colorato il cielo come piace a te”. Tenerezza inizia con il tipico piglio della ballata lenta, ma nella seconda metà evolve inaspettatamente grazie a una ritmica molto particolare e intrigante. Un plauso all’eccellente drumming di Nik Taccori e al solido groove di Paolo Legramandi. Pura e intensa semplicità: “Quanta tenerezza, aiuta, protegge, nella gioia, nel dolore, nel freddo delle parole”. Fino All’Ultimo Respiro ci riporta alla fine degli anni sessanta con un sound fresco e giocoso. L’apparente leggerezza è solidificata dai profondi contenuti: “E senza chiedere permesso liberi di sbagliare io da solo non so stare lontano da guai Fino all’ultimo respiro, fino all’ultimo con te”. Il video riassume alla perfezione l’intimità del lavoro.

Che bello alzarsi per girare il vinile, tocca al lato “B”: non fraintendete, è solo una facciata!

La chitarra distorta di Elia Anelli apre la splendida Ballata Arida che è caratterizzata da un notevole impianto sonoro e vocale, nobilitato dall’apporto della bella voce di Elisa Begni. Le parole sono il costante valore aggiunto: “Non vivi in funzione di altri, non credi a quelle risposte facili e vogliamo restare liberi da chi ha in testa ballate aride”.È Solo Un Gioco è il brano che evoca maggiormente qualche mostro sacro: ci sono echi di Lucio Battisti e tracce di Francesco De Gregori, ma il brano è intriso di personalità. Nostalgia e anticonformismo: “L’atmosfera surreale in questo prato che non sanno tagliare, non ho fatto il gesto della croce, chissà se cambia o finisce sempre uguale”. Spalo Nuvole è ritmata, intensa e pulsante; entra nella testa e ti avvolge col suo incalzante divenire e nel finale sorprende grazie al bell’assolo chitarristico di Elia Anelli. Il coraggio di esprimersi: “Ho parole che sanno di pioggia, parole che hanno la mia faccia, le prendo, le cambio, le aggiusto, le tolgo, le lancio negli occhi di questo mondo”. L’ultimo diamante del vinile è Sono Chi Sono, una ballata folk che interseca alla perfezione le parole con la melodia. È la degna chiusura di un disco senza tempo, un’opera coraggiosa e ricca di contenuti elevati, che ci regalano profonde emozioni. Uno sguardo verso il domani: “Una foto di te conserverò nemmeno intera, giusto il bordo per ricordarmi chi eri anche quando dormo”. Una citazione particolare per i precisi ed essenziali suoni delle chitarre di Cesare Nolli, che s’insinuano in ogni brano, senza mai essere invadenti, lasciando nel profondo un segno indelebile.

Il 45 giri

Ballata Arida, side A / Escluso Il Cielo, side B Il progetto dell’intero lavoro è nato da un viaggio americano del 2019 negli States che Mick ha fatto con la moglie Federica per festeggiare trent’anni di matrimonio. Un sogno nel cassetto diventato realtà, con due canzoni pronte per essere registrate nei leggendari studi FAME di Muscle Shoals. Il cartello sopra l’ingresso degli studi recita: “Attraverso queste porte camminano i migliori musicisti, cantautori, artisti e produttori del mondo”. Questo è vero oggi come lo era nel 1961. Da quando ha aperto le sue porte, FAME ha accolto artisti di regalità musicale come Etta James, Wilson Pickett, Aretha Franklin, Alicia Keys, Demi Lovato e Jason Isbell. Un luogo magico! Ballata Arida ed Escluso Il Cielo sono state mixate da Don Srygley e registrate da John Gifford III. Insieme a Mick hanno suonato la grande certezza Bob Wray al basso elettrico e il talentuoso Justin Holder alla batteria e percussioni. Negli studi Streetcore di Invorio sono state aggiunte le tastiere di Andrea Lentullo e le chitarre di Elia Anelli. Ballata Arida rispetto al brano del vinile è meno ruvida, l’intro di chitarra è più rilassante, melodico: un perfetto invito all’ascolto. Lo sviluppo include la doppia voce con la suggestiva presenza di Paolo Enrico Archetti Maestri (Yo Yo Mundi). Una convincente versione alternativa. Escluso il Cielo è il perfetto collante tra il passato e il futuro. L’arrangiamento ci conduce verso il progressive rock italiano degli anni settanta, grazie ai suoni dell’organo Hammond e il piano Wurlitzer. Come sempre le parole sono importanti: “Ho disobbedito alla tentazione di stare in questa vita senza un’opinione. Ho disobbedito all’estate, sto con l’inverno, la pioggia, la neve”. Un convincente invito a non omologarsi, a valorizzare ogni propria opinione! Il 45 giri ha un solo grande difetto: il foro centrale è quello degli LP, come faccio a metterlo nel mio mangiadischi?

Il CD

Il compact disc, come premesso, arricchisce l’offerta con l’aggiunta di cinque interessanti tracce demo, che rendono evidente la versatilità dell’artista. Mi è piaciuta moltissimo Giovanni e il R’n’R Come Cura Contro L’Indifferenza, una ballata che ha una solida struttura. Molto valida anche Il Figlio, di cui apprezzo l’originalità e il grande potenziale. Che cosa aggiungere? Semplicemente un “grazie”!

Caro Michele mi permetto di rubarti qualche parola e aggiungo che è un piacere condividere con Te “Un Universo di Emozioni Cantate In Musica”.

Tracklist:

  1. Appunti
  2. Quello che ho
  3. Tenerezza
  4. Fino all’ultimo respiro
  5. Ballata arida
  6. È solo un gioco
  7. Spalo nuvole
  8. Sono chi sono
  9. Ballata arida (FAME Recording Studio)
  10. Escluso il cielo (FAME Recording Studio)
  11. Ho sparato al domani (demo)
  12. Il figlio (demo)
  13. Giovanni e il R’n’R come cura contro l’indifferenza (demo)
  14. Sempione 71 (demo live in studio)
  15. Resta libero (demo live in studio)