A R T E – M O S T R E
Articolo di Annalisa Fortin
Il suo sito ti accoglie con un Soul and Nature. E a sentir parlare Bianca Beghin percepisci subito l’animo di una artista che si proietta sulla tela senza filtri, con l’intento di trasmettere un segnale positivo e speranzoso, come è la natura, con i suoi continui cicli senza fine. Nella città italiana a maggior concentrazione di musei e gallerie, settembre porterà un nuovo evento dedicato agli artisti emergenti, tra cui proprio Bianca Beghin e i suoi alberi: il Venice Start 2021 (Venezia, 18 settembre – 7 novembre). Sono gli alberi principalmente gli oggetti-soggetti delle creazioni di Bianca “perché sono l’emblema della vita”, spiega la pittrice parlando di questa sua scelta, enfatizzata soprattutto con la tempesta Vaia. Dopo la devastazione comportata da questo avvenimento,con la rappresentazione degli alberi Bianca ha voluto dare un segno di speranza.

Partendo da una formazione prettamente umanistica, è approdata alla pittura figurativa-astratta, con tecnica mista, per dare voce alle sue emozioni. Ogni suo dipinto scaturisce infatti direttamente dalle sue sensazioni, tant’è che il titolo viene dato solo a posteriori. La scelta dei colori nasce dal suo inconscio, lasciando tutto in mano al trasporto emotivo del momento. Niente è premeditato. I colori diventano per Bianca veicolo informativo del suo stato d’animo e chi guarda il dipinto ci si può immedesimare in un istante. Come il celebre pittore Rothko fa del colore il maggior protagonista delle sue opere, al pari Bianca affida alla scelta cromatica la maggior parte della sua ispirazione. L’albero diventa così quasi una persona, che prova e trasmette emozioni umane. E questo albero, con la vita che dona, diventa spesso emblema di una persona femminile, madre, come è la terra, come è la natura.

Deve essere emozionante esporre a Venezia, la città più imitata e sognata al mondo, al tempo stesso unica ed irripetibile, luogo dell’immaginazione, dell’utopia progettuale, caleidoscopio di stili e di contenuti. Bianca Beghin riassaporerà questo onore l’anno prossimo, nel periodo della Biennale, esponendo per la Fondazione Modigliani, presso la Chiesa della Pietà.
Nel frattempo la pittrice sarà ospite anche di numerose altre mostre. Sempre a settembre di quest’anno al Vernice Art Fair di Forlì (17-19 settembre). Attraverserà poi l’Italia per approdare alla Biennale delle Murge in Puglia, mentre a Novembre parteciperà alla famosa IAAF di Istanbul.


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