R E C E N S I O N E
Recensione di Simone Catena
Il progetto canadese Spectres, torna alla ribalta con un nuovo lavoro in studio, dalle atmosfere oscure e sperimentali. La band si forma a Vancouver nel 2005 da un’idea del cantante eclettico Brian Gustavson, il loro sound affonda le radici nel passato della new wave d’avanguardia e danno il via al genere post punk, che in questi ultimi anni sta crescendo di interesse in Canada. Durante la pandemia il collettivo si chiude in studio, mettendo su la propria arte e qualità visionaria. Hindsight è quello che ne viene fuori, una nuova fatica personale, ricca di spunti interessanti e un’emozione ricercata da brividi. Il disco viene prodotto per l’etichetta Artoffact Records, di base a Toronto, che concentra il suo studio selettivo sul mondo industrial, fino all’elettronica, con una tecnica sopraffina e un lavoro enorme in fase di registrazione.

Il primo singolo rilasciato Tell Me, nonché traccia che chiude l’album, è un racconto maturo e introspettivo della band, che tocca le sonorità stile New Order, con un gusto eccellente. Il brano si regge su un pattern elettrificato, che culla l’ascoltatore in qualcosa di spensierato, adatto ai ricordi sensibili dell’infanzia. La linea vocale infine accende un universo stupendo e la chitarra leggera, trova il suo giusto riparo, insieme a una ritmica corposa e magnetica. All’interno dell’album troviamo anche composizioni registrate per il programma radiofonico americano Part-Time Punks, che estrae le timbriche e i suoni retrò, di uno stile gotico notevole.
Con il giusto ordine però troviamo l’apertura di Cold War, che apre gli occhi su un messaggio radiofonico e il tempo martellante di basso e batteria, nel ritornello contagioso poi esplode una rabbia disarmante da pelle d’oca. Segue il basso ampio di Message From Above, con un vortice buio e misterioso, che al rilento prende vita dentro una stanza di cristallo. Il riff di chitarra ripetitivo si fonde con l’atmosfera caotica, che si arresta su un rumore sordo finale.
Vision of a New World, cambia il ritmo in modo prezioso, il tiro punk stile Dead Kennedys è una chicca per le orecchie e trova un collegamento, nella sfrenata Complications, dove si sprigiona un tempo violento e spedito, un chiaro riferimento alle influenze infinite di Brian, che viene dall’hardcore old school.
Pattern Recognition e Provincial Wake seguono nuovi orizzonti, come a volerci ospitare in un luogo confortevole. Nelle sonorità si viaggia a ritmi sostenuti, con passaggi acidi, che mischiano i diversi stati d’animo della band, le melodie preziose urlano a un inno definitivo, per non perdere la speranza, lasciando quel tocco di antico, che non guasta mai.

L’arpeggio malinconico di Northern Towns, danza dolcemente su note sussurrate, che lungo il cammino cambiano d’intensità, per una sinfonia godibile. Il bridge accelera la sua corsa, sopra un riverbero cosmico, abbracciando una forte vibrazione, che viene dal profondo. Uno dei brani migliori del disco. Ora andiamo ad analizzare le tre tracce live, inserite nella parte finale di quest’opera. Remote Viewing, Vertigo e Crosses and Wreathes, sono degli affreschi geniali e importanti, che vanno a racchiudere tutta la storia di questi ragazzi, toccando il sound dei primi lavori, molto più sporchi e ruvidi.
Nelle strutture si cerca di alzare un muro teatrale, con le sfuriate elettriche d’impatto e una voce unica nel suo genere. Chiude To The Victor, un ennesimo brano lineare, con una sensazione dolce e struggente, qui l’orecchio ci porta agli Smiths, un’altra band intramontabile, padrini della scena wave/post punk. Una composizione diretta e orecchiabile, che lascia un’impronta definitiva a questo lavoro.
Gli Spectres tornano con un disco intenso, carico di adrenalina e una dolcezza infinita, per dare un tocco carismatico e sognante al periodo difficile che stiamo attraversando.
Tracklist:
01. Cold War
02. Message From Above
03. Vision of a New World
04. Complications
05. Pattern Recognition
06. Provincial Wake
07. Northern Towns
08. Remote Viewing (Live at Part-Time Punks)
09. Vertigo (Live at Part-Time Punks)
10. Crosses and Wreathes (Live at Part-Time Punks)
11. To The Victor
12. Tell Me
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