R E C E N S I O N E
Recensione di Andrea Notarangelo
Tornano gli EELS, progetto personale di Mark Oliver Everett. Classe ’63, dal 1996, da quel diamante grezzo che rispondeva al nome di Beautiful Freak e dopo la consacrazione avvenuta due anni dopo con Electro-Shock Blues, disco che lo portò alla ribalta a livello mondiale, ne è passata di acqua sotto i ponti. Mr. E, l’eclettico frontman, tra alti e bassi ha vissuto situazioni ai confini della realtà che lo hanno forgiato nello spirito e nel carattere. La sua valvola di sfogo è la musica, più precisamente il rock in tutte le sue sfaccettature e tra alti e bassi ha raggiunto oggi con Extreme Witchcraft il traguardo del quattordicesimo album in studio.

Inizia col botto con Amateur Hour, un pezzo che mette la carica in quelle grigie mattine invernali quando sei immerso nel traffico e non hai ancora bevuto il tuo caffè. L’estro creativo esce in tutta la sua compiutezza nella successiva Goodnight On Earth, nella quale Mr. E crea un capolavoro di ironia: “Once upon a time, mom and dad felt fine. Thought it was time for a birth Ever since then the trouble never ends but it’s a good night on earth / C’erano una volta mamma e papà che stavano bene. Ho pensato che fosse ora di una nascita e da allora i guai non finiscono mai. Ma è una buona notte sulla terra”. Il testo prosegue con un’autocitazione: “Everyone’s a critic, I can’t stand Eels. So says Colin Firth / Tutti sono critici, non sopporto le anguille. Così dice Colin Firth”. Proseguendo questo viaggio, Everett aggiunge nuovi ingredienti al suo funky garage. Nella successiva Strawberries & Popcorn è impossibile non riconoscere tra le ispirazioni i Wilco e perdersi tra le melodie base che sono il marchio di fabbrica della band di Jeff Tweedy. Solo una piccola sensazione perché gli EELS questa volta sono centrati e hanno le idee ben chiare ed ecco accoglierci una Grandfather Clock Strikes Twelve che ricorda le migliori cose funky degli anni ’80. Stumbling Bee rimanda ad atmosfere rilassate e potrebbe essere considerata la “ballad” del disco, se di ballad si può parlare con Mr. E, un uomo che balla coi lupi e grida al nostro astro pallido tutta la sua poesia lunatica.
Gli EELS li ami e li odi senza mezze misure. Li possiedi quando ti immergi nella loro personale ironia e li respingi quando insistono in una monotonia che a volte compare sui loro dischi, soprattutto quelli lunghi o doppi. Nel caso di Extreme Witchcraft questo non accade. Qui l’Estrema Stregoneria ha dosato bene i suoi ingredienti e ha creato il filtro d’amore perfetto per far innamorare nuovi adepti al primo ascolto.
Tracklist:
01. Amateur Hour
02. Good Night On Earth
03. Strawberries & Popcorn
04. Steam Engine
05. Grandfather Clock Strikes Twelve
06. Stumbling Bee
07. The Magic
08. Better Living Through Desperation
09. So Anyway
10. What It Isn’t
11. Learning While I Lose
12. I Know You’re Right
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